La Juventus in questi mesi di emergenza sanitaria ha avuto diversi casi di positività al coronavirus. Già da marzo infatti Rugani e Dybala avevano contratto il virus, mentre successivamente in questa nuova stagione è toccato a McKennie e a Cristiano Ronaldo.

Anche la rappresentativa bianconera Under 23, che gioca in Serie C è stata toccata dalla positività al Coronavirus. Negli ultimissimi giorni è stato ufficializzato infatti un nuovo caso relativo al difensore centrale Raffaele Alcibiade. Come da protocollo sanitaria la società bianconera ha effettuato i tamponi al resto della squadra, i quali però hanno tutti dato esito negativo: gli uomini di Lamberto Zauli hanno potuto quindi giocare il match di campionato contro il Livorno disputatosi il 4 novembre e terminato sul 1-1.

Per quanto riguarda invece Alcibiade, il giocatore sarà in isolamento per dieci giorni come stabilisce il protocollo sanitario. Nel comunicato pubblicato dalla Juventus si sottolinea come la società bianconera sia in costante contatto con le autorità competenti.

La precedente positività di McKennie e Cristiano Ronaldo

Come detto, la prima squadra bianconera nelle ultime settimane ha dovuto affrontare due casi di positività, quello del centrocampista americano Weston McKennie e quello della punta portoghese Cristiano Ronaldo. L'ex Schalke 04 ha recuperato dopo i tradizionali dieci giorni di isolamento fiduciario, mentre CR7 ha dovuto impiegare qualche giorno in più. Proprio l'assenza prolungata del portoghese lo ha portato a saltare il tanto atteso confronto in Champions League contro Leo Messi.

La settimana scorsa infatti si è disputata Juventus-Barcellona all'Allianz Stadium di Torino con i catalani che hanno battuto i bianconeri per 2 a 0.

I casi di positività in Serie A

Non solo la Juventus, ma ovviamente anche molte altre società di Serie A sono state condizionate dalla positività al coronavirus dei propri giocatori.

Basti pensare al Milan, che qualche settimana fa ha perso prima Ibrahimovic e Gabbia, poi Donnarumma e Hauge. Tutti però hanno recuperato nei giorni di isolamento fiduciario, eccetto il difensore centrale.

Anche l'Inter ha dovuto fronteggiare alcuni casi, fra questi spiccano i nomi di Gagliardini, Young, Radu, Nainggolan e Hakimi.

Così come praticamente tutte le altre società del massimo campionato hanno avuto alcuni casi in questi mesi.

Una situazione, per le società di Serie A, che rischia di ripetersi nelle prossime settimane, nonostante il protocollo rigido adottato dalla Figc in intesa con il Governo. I giocatori infatti sono chiamati a rispettare norme rigide e, ogni quattro giorni, sono sottoposti a tamponi di controllo. Regole che hanno finora permesso, tutto sommato, di contenere il contagio nel massimo campionato italiano.