Emanuela Iaquinta è una modella, co-conduttrice e giornalista sportiva. Classe 1986, di origine calabrese, ma varesina di adozione, da anni si occupa in particolare di calciomercato, scrive su TuttoJuve.com e in alcune occasioni è stata ospite in trasmissioni calcistiche della Rai.

BlastingNews l'ha contattata per intervistarla e per conoscerla meglio, soffermandosi, in particolare proprio sulla Juventus.

Chi è Emanuela Iaquinta

Come nasce la passione per il calcio e per la Juventus?

"Fin da piccolina mi destreggiavo tra barbie e pallone quando ai miei compagni di collegio mancava un giocatore.

Mai stata brava a giocare a calcio ovviamente ma già lì si notava la mia passione. Poi crescendo seguivo solo la mia squadra del cuore (la Juventus) dalla tv e i mondiali. Nel 2012 un mio caro amico, Pippo Inzaghi, mi invita alla sua ultima partita della carriera, Milan-Novara, e mi innamorai dell’atmosfera dello stadio tra luci, cori ed entusiasmo puro e incondizionato che solo un vero tifoso può provare. Da lì tutto in discesa".

Emanuela Iaquinta sulla Juventus

Mister Andrea Pirlo è al debutto da allenatore. Una valutazione su questi primi mesi dell'ex regista della Nazionale alla guida di un big d'Europa come la Juventus.

"Premesso che Pirlo non è stato né la prima e né la seconda scelta della società bianconera.

Detto questo, per aver iniziato, senza esperienza come un traghettatore intermediario, secondo me sta facendo molto bene. Ha vinto la Supercoppa contro il Napoli e si è qualificato agli ottavi di Champions League primo nel girone. Rischia molto e dà spazio ai giovani come Frabotta e McKennie, che sono sicura non avrebbero giocato così tanto se ci fosse stato ancora Allegri, o addirittura Sarri".

Fabio Cannavaro a Bobotv, sul canale Twitch di Christian Vieri ha dichiarato che ancora non è la Juventus che ha in testa Andrea Pirlo. Cosa ne pensa?

"Ogni allenatore che si rispetti cerca e vuole sempre il massimo dalla sua squadra e potrebbe essere un pensiero veritiero. La partita contro l’Inter è stata la peggior in assoluto della stagione, ma guardiamo oltre.

Dopo tre giorni la Juve dovuto giocare la finale di Supercoppa contro il Napoli e due erano le opzioni: ricordare i passi falsi e la sconfitta nel derby d’Italia o rialzarci e pensare alle vittorie contro il Barcellona e il Milan. Abbiamo scelto la seconda".

La Juventus può considerarsi ancora la squadra da battere in questo campionato?

"Certo! Perché no? I giochi sono ancora aperti".

I bianconeri possono recuperare il distacco dalla vetta?

"Certamente. Finché la matematica non mi abbandona assolutamente sì".

Quanto è stato importante vincere la Supercoppa italiana dopo la brutta sconfitta con l'Inter?

"È stato molto importante. Oltre al trofeo in sé, il primo per Andrea Pirlo, è stato quel gap in più che necessitava ai ragazzi che così hanno capito che dopo una sconfitta ci si deve rialzare.

Si può perdere una battaglia e poi invece la guerra".

Passando alla Champions League, c'è il Porto che attende i bianconeri. Obiettivo non ripetere quanto successo col Lione l'anno scorso. Possibilità che ha la Juve di vincere la coppa dalle grandi orecchie?

"Per scaramanzia qui non commento. Da buona calabrese non voglio sbilanciarmi. Molte finali perse negli anni con una squadra e un mister che su carta avevano tutte le qualità per aggiudicarsi la fatidica coppa. Quest’anno si respira aria diciamo diversa. Si può vincere un grande trofeo non solo con tecnica perfetta, ma con testa e cuore. A buon intenditore, poche parole".

Il futuro di Emanuela Iaquinta

Quali sono i suoi progetti per il futuro?

"Continuo a scrivere per tuttojuve.com prima di ogni partita di campionato di serie A, ho una mia videorubrica sulle ultime news della Juventus sulla pagina di Calcissimo, che è collegata al programma tv dove sono presente ogni giovedì sera su Top calcio 24 edito da Fulvio Collovati, ma in questo periodo in pausa, come le mie colleghe del martedì e del mercoledì Marika Fruscio e Samuela Grillo. Si spera di tornare presto a Calcissimo e tanti sono i progetti, sia televisivi che professionali in corso, ma come detto poc’anzi, sono scaramantica".