La Repubblica ha reso pubblico il verbale dell'interrogatorio di Suarez del 18 dicembre 2020. L'attaccante uruguaiano ha riferito agli inquirenti di aver avuto contatti con la dirigenza della Juventus. Nedved fu il primo a contattarlo per sondare un eventuale interessamento all'approdo in bianconero. Paratici invece, si informò sul passaporto: "Paratici mi disse che mi avevano contattato perché pensavano che avessi il passaporto italiano come mia moglie". Successivamente, Suarez non ha più parlato con la Juventus, lasciando al suo avvocato la gestione dei rapporti con la dirigenza bianconera.

Torna sui giornali la vicenda dell'esame di italiano di Suarez, il calciatore uruguaiano accostato alla Juventus nell'estate 2020. Secondo l'accusa, Suarez avrebbe sostenuto un esame "farsa" presso l'Università per Stranieri di Perugia. Suarez è stato ascoltato in videoconferenza dai PM Giampaolo Mocetti e Paolo Abbritti. Era presente anche un'interprete spagnola, a testimonianza della scarsa conoscenza della lingua italiana da parte dell'uruguaiano.

I fatti raccontati da Luis Suarez agli inquirenti

Paratici contattò Suarez per informarlo che la Juventus aveva l'intenzione di tesserarlo come cittadino comunitario, credendo che ne fosse in possesso visto che la moglie è di origini italiane: la moglie, Sofia Balbi, è infatti figlia di un emigrante italiano che si trasferì dal Friuli a Montevideo.

A quel punto fu l'avvocato di Suarez a comunicare alla Juventus che il suo assistito non era in possesso della cittadinanza italiana. Ciò nonostante, l'attaccante decise comunque di proseguire con le lezioni che gli avrebbero permesso di sostenere l'esame.

I particolari dell'esame 'farsa' di Suarez

L'attaccante uruguaiano ha raccontato di aver ricevuto dalla professoressa Spina un file PDF con le probabili domande dell'esame.

Secondo la difesa della professoressa, il file conteneva soltanto una simulazione dell'esame e altro materiale didattico. Suarez racconta di essere stato convocato a inizio settembre per seguire le lezioni necessarie al sostenimento dell'esame di lingua italiana. L'attaccante aveva comunque comunicato alla professoressa Spina che non sarebbe più andato alla Juventus.

Trattativa poi stoppata: la chiamata con Agnelli

Dopo aver sostenuto l'esame, Suarez riferisce di aver avuto anche una chiamata dal presidente Andrea Agnelli: "Ho sentito il presidente Agnelli, due o tre giorni dopo l'esame di lingua, che mi ha ringraziato per lo sforzo che avevo fatto per liberarmi dal Barcellona". Il presidente bianconero disse poi a Suarez che nel calcio non è possibile fare programmi.