Nella serata del 26 aprile il Milan è stato sconfitto per 3-0 dalla Lazio nel posticipo di Serie A, complicando così la propria corsa verso la qualificazione alla prossima Champions League.

La squadra di Pioli viene ora sorpassata in classifica dall'Atalanta e si vede raggiungere da Juve e Napoli [VIDEO]a 66 punti. La Lazio si porta a -5 punti da questo terzetto, peraltro con una gara da recuperare rispetto alle altre contendenti.

Dov'è il vero Milan?

L'assenza di Ibrahimovic pesa, ma la cosa che preoccupa l'ambiente rossonero è l'atteggiamento dimostrato dalla squadra, che descrive a pieno il momento del Milan: i giocatori sembrano sfiduciati, non paiono avere più quell'entusiasmo e quella spensieratezza dimostrati all'inizio della stagione.

Per Mandzukic tanta corsa e pochi palloni giocabili: il folto centrocampo della Lazio ha lasciato poche linee di passaggio. Il croato si sbatte da una parte a l'altra in cerca di gloria, ma senza riuscirci, anche a causa di una condizione fisica non ottimale, nella seconda frazione di gioco viene sostituito da Leao. Il portoghese che in passato ha fatto tanto divertire con i suoi strappi improvvisi e giocate di altissima classe, oggi appare apatico. Dopo il flop con il Sassuolo entra senza lasciare il segno.

Poi c'è Calhanoglu: il turco è stato uno dei giocatori chiave per tutto il girone di andata, ma dopo lo stop causa Covid-19 sembra essersi un po' perso. E proprio il suo momento di flessione incide sul rendimento collettivo della squadra: il suo fare da collante tra centrocampo e attacco, unito alla sua fantasia, è proprio fra gli ingredienti che servirebbero al Milan per ritrovare sé stesso.

La linea difensiva

La retroguardia rossonera appare spaesata e spesso in affanno sui tentativi offensivi di Immobile e Correa. Basti vedere le reti subite: al 2' minuto del primo tempo, Bennacer cerca di stoppare la palla di petto ma inciampa, favorendo il recupero palla di Correa. Quest'ultimo chiede l'uno-due a Immobile e corre verso la porta indisturbato, una volta servito dal compagno salta Donnarumma con un tocco di pianta e mette la palla in rete.

1-0 per i padroni di casa.

Il raddoppio arriva al 51' grazie a una verticalizzazione di Luis Alberto per Correa che si invola verso la porta tampinato dal solo Tomori. Il difensore canadese temporeggia ma poi cerca di affondare il tackle al limite dell'area, scelta infelice, perché il Tucu con una finta si porta la palla sul destro ed esplode un missile sotto la traversa che non lascia scampo a Donnarumma

Infine la terza rete biancoceleste, nel finale, vede Lazzari servire orizzontalmente Immobile che si trova al limite dell'area milanista.

Nessuno dei rossoneri lo attacca (tranne Tomori quando ormai è troppo tardi) e Romagnoli, il suo marcatore, indietreggia. L'attaccante ha tutto il tempo e lo spazio per calciare, quindi disegna con il destro un diagonale che si va a infilare all'angolino basso alla destra dell'estremo difensore del Milan. Finisce così 3-0.

Caso Donnarumma: l'ira dei tifosi

Dopo la sconfitta di ieri sera, alcuni tifosi del Milan si sono infuriati sui social quando a fine partita Donnarumma si è abbracciato (scambiandosi la maglia) con il suo ex compagno di squadra Pepe Reina. I due portieri hanno riso e scherzato tra loro. I tifosi non hanno apprezzato il suo comportamento vista l'importanza della gara e soprattutto la sonora sconfitta subita dalla squadra.

"Toglietegli la fascia", "Mandatelo via", sono questi alcuni dei tanti messaggi apparsi sul web e indirizzati a Donnarumma che ha cercato di calmare gli animi con il suo post: "Non sono giorni facili, ma ne usciremo continuando a lavorare e a lottare. Forza Milan".

Il portiere in trattativa con la società rossonera, che avrebbe offerto al giovane portiere un contratto biennale a 8 milioni di euro netti l'anno, con una clausola che si aggira intorno ai 35 milioni.

Prossima gara

Il 1° maggio il Milan ospiterà il Benevento che, raggiunto dal Cagliari e in piena zona retrocessione, è in cerca di punti salvezza.

Mancano quattro partite alla fine del campionato: Benevento, Juve, Torino, Atalanta: la squadra di Pioli non può più permettersi passi falsi se vuole qualificarsi alla prossima edizione della Champions League. A vedere il Milan delle ultime partite sembra un'impresa ardua, ma il ritorno di Ibrahimovic potrebbe riaccendere la luce.