L'Inter ha trovato il suo leader e si chiama Lautaro Martinez. Il Toro ha trascinato i suoi compagni alla vittoria del derby, il secondo dopo quello di Riyad del 18 gennaio. In Arabia il numero 10 aveva firmato la rete del 3-0 con un esterno destro delizioso che non ha lasciato scampo a Tatarusanu. Ieri sera è bastato un colpo di testa vincente che ha messo k.o il Milan e regalato i tre punti fondamentali per la lotta Champions ai nerazzurri. Inoltre l'argentino ha fatto sprofondare i rossoneri, che ora si trovano fuori dalla zona Champions e si è regalato anche la terza vittoria nel giro di due mesi contro i rivali francesi Theo Hernandez e Olivier Giroud, sconfitti nella finale dei Mondiali in Qatar a Riyadh, nella finale di Supercoppa e nel derby di ieri sera.
Lautaro leader dei nerazzurri
Con la rete al Milan di ieri sera, Lautaro è arrivato a quota 12 centri in Serie A e 15 stagionali, diventando una risorsa preziosa per Inzaghi e i suoi compagni. La vittoria della Coppa del Mondo gli ha dato quella carica e quella convinzione che, forse, prima non aveva ancora acquisito. Ora gli riesce tutto facile, ogni tiro è un pericolo per gli avversari e i numeri parlano chiaro: 7 goal nelle ultime 9 partite. "Sono più affamato dopo il Mondiale? L'ho detto appena finito: vincere una Coppa del Mondo ti dà carica e lo considero il regalo più bello che ho avuto in carriera anche se in Qatar avevo dei fastidi a una caviglia e non potevo essere al top. Ho imparato tanto al Mondiale e provo a trasmetterlo in campo ai compagni.
Portare questa fascia è un orgoglio: ho lavorato tanto e fin da quando sono arrivato qui a Milano, ho sempre provato a dare il massimo. Vincere il derby è sempre speciale", queste le sue dichiarazioni nel post-partita di Inter-Milan riportare da La Gazzetta dello Sport.
Lautaro già nella storia dell'Inter
Lautaro è già entrato nella storia dell'Inter.
Con quella di ieri sera è arrivato a quota 70 reti in Serie A, è il terzo straniero ad aver toccato questa cifra, dietro solo a Icardi e Nyers. In totale ha collezionato 89 goal in 211 partite ufficiali. Se continua così, la quota 100 goal sarà presto raggiunta entro giugno. I suoi numeri e le sue prestazioni sono quelle di un grande goleador che, nel 2020, avrebbe potuto cambiare squadra e andare a giocare nel Barcellona di Lionel Messi.
Ora, invece, è diventato il punto di riferimento di una squadra che, a questo punto della stagione, si ritrova con troppi rimpianti visto il distacco di 13 punti dal Napoli capolista. Ma, nonostante oramai uno scudetto quasi sfumato, l'Inter può ancora dire la sua in Champions League e in Coppa Italia. Archiviato il derby, ora è tempo già di pensare al prossimo match, lunedì 13 febbraio a Marassi contro la Sampdoria per rafforzare ancor di più il secondo posto in classifica.