Il futuro di Thiago Motta sulla panchina della Juventus sembra ormai appeso a un filo, e anche la possibile conquista del quarto posto utile per la qualificazione alla prossima Champions League, potrebbe non bastare. Dopo la pesante sconfitta per 4-0 patita nell’ultima giornata di Serie A contro l’Atalanta, la dirigenza bianconera potrebbe valutare se continuare o meno con l’allenatore italo-brasiliano, oppure se affidare la squadra a un traghettatore prima che la situazione degeneri ulteriormente. In quest'ultimo caso, Igor Tudor, già vice di Andrea Pirlo alla guida della Juventus o Massimo Brambilla, sono al momento i nomi che circolano con più insistenza e quelli più vicini all'ambiente bianconero.
Thiago Motta non avrebbe dato un'identità alla squadra
La prima sconfitta in casa del campionato potrebbe pesare come un macigno per la Juve targata Thiago Motta. L’allenatore italo-brasiliano è arrivato alla Juventus con grandi aspettative, portando con sé un'idea di calcio propositivo e moderno. Tuttavia, dopo un inizio di campionato piuttosto confortante dal punto di vista tecnico e dei risultati, qualcosa sembra essersi inceppato.
Se i molti infortuni che hanno colpito la retroguardia bianconera sono delle attenuanti che gli addetti ai lavori riconoscono a Thiago Motta, la mancanza di gioco, la poca empatia con i giocatori a disposizione e la poca lucidità nei cambi durante le partite, sono alcune delle problematiche più importanti che media e tifosi starebbero imputando al tecnico bianconero.
Una mancanza d'identità che potrebbe far risultare determinante per il futuro di Thiago Motta la prossima gara di Serie A contro la Fiorentina.
Tudor è libero e incarna lo spirito Juve
L’allenatore croato è un ex giocatore della Juventus, conosce bene l'ambiente e ha dimostrato di essere un allenatore capace, ottenendo risultati discreti sulle panchine di Udinese e Verona.
È però nella stagione 2022/2023 che Tudor ha messo in mostra le sue capacità di allenatore alla guida dell’Olympique Marsiglia, portando la squadra francese al terzo posto in Ligue 1 e alla qualificazione alla Champions League. Dopo aver lasciato il club francese per motivi personali, il 30 marzo 2024 Tudor era subentrato a Maurizio Sarri alla guida della Lazio, raccogliendo 18 punti in nove partite di campionato, classificandosi al settimo posto finale e poi rassegnando le dimissioni il 5 giugno dello stesso anno per dissidi con la società biancoceleste.
Ricordato dai tifosi della Juventus per lo spirito di sacrificio e l’attaccamento alla maglia bianconera dimostrato da calciatore, Tudor potrebbe diventare un’occasione non solo come traghettatore, ma anche come tecnico del futuro.
Brambilla è subentrato a Paolo Montero alla guida della Next Gen
Con un passato da giocatore del Torino, del Parma e del Bologna, Brambilla conosce molto bene l'ambiente Juventus. Infatti, l'allenatore milanese ha guidato la Next Gen dall’estate 2022 fino al giugno del 2024, prima di esordire come tecnico del Foggia. Esonerato dopo poche partite dalla società pugliese, lo scorso novembre è tornato alla guida dell’U23 al posto di Paolo Montero.
A differenza di Tudor, l'eventuale nomina di Brambilla alla guida tecnica della prima squadra potrebbe rappresentare solo una soluzione temporanea e d’emergenza, in attesa che la Juventus trovi un allenatore di lungo termine.