"Per ottenere grandi risultati serve grande applicazione. Con il talento di per sé si fa poco, è importante ma poi ci deve essere l’applicazione": a essersi espresso in questi termini è stato il Football Director della Juventus Cristiano Giuntoli, intervenuto nelle ultime ore sul palco durante l'evento Telenord-Gianni Di Marzio tenutosi a Portofino.

Il dirigente toscano ne ha approfittato per rispondere anche ad alcune domande sul futuro della Juventus e sulle prossime mosse in sede di mercato.

Ne è emerso che la rosa non verrà stravolta come accaduto lo scorso anno, mentre il nuovo (eventuale) allenatore verrà assunto dopo il Mondiale per Club.

Giuntoli: 'Vedere i calciatori dal vivo fa la differenza'

"Non si vanno più a vedere i calciatori dal vivo? Fa la differenza andare a vedere i calciatori dal vivo perché esiste anche l’uomo, il video ti dice che tipo di calciatore è, ma poi attraverso il confronto umano capisci molte cose e i gruppi vincenti di solito sono fatti da grandi uomini" ha dichiarato ancora Giuntoli parlando dei risvolti della propria professione.

In un secondo momento, com'era inevitabile, il discorso è virato sulla Juventus e sui suoi piani futuri: "Lato Champions League siamo al lavoro, è importante fare l’ultimo passo, era il nostro obiettivo, abbiamo cambiato e ringiovanito tanto. Vogliamo arrivare in Champions e il prossimo anno con due o tre acquisti mirati, più il rientro degli infortunati vogliamo fare una squadra competitiva".

Nessuno stravolgimento di rosa dunque, mentre per quanto riguarda la guida tecnica i piani non sembrano ancora definiti. "Tudor ha avuto un grande impatto, me lo aspettavo meno psicologo e più sergente di ferro, invece è molto attento nei colloqui personali, nell’interpretare ciò che succede dal punto di vista psicologico, poi lui conosceva l’ambiente e ci sta dando una grande mano. Finiamo il campionato e il Mondiale per Club e poi ci metteremo a sedere e decideremo con calma. C’è grande fame e grande voglia di andare in Champions e ripartire forte il prossimo anno".

Il prescelto per il post Tudor è Antonio Conte

Quelle di Cristiano Giuntoli appaiono più come delle dichiarazioni di facciata che non delle considerazioni basate sulla realtà dei fatti.

Sì, perché dopo un'annata così complicata a fronte soprattutto degli investimenti che erano stati fatti prima in estate e poi a gennaio (oltre 230 milioni di euro spesi per 13 calciatori acquistati), appare impensabile che la Juventus non abbia già in mano il nuovo allenatore.

La scelta di Thiago Motta, d'altronde, era maturata già a febbraio e dunque a campionato in corso, e lo scenario oggi non sembra diverso. Le dichiarazioni di facciata rilasciate che sanno d'addio ('Ho capito che a Napoli tante cose non si possono fare') e i rumor sempre più insistenti consegnano infatti ad Antonio Conte la palma del primo candidato nella corsa alla panchina della Juventus.

Diversi addetti ai lavori confermano che tra le parti sarebbe tutto fatto, come dichiarato dal giornalista sportivo Luca Gramellini nei giorni scorsi, senza contare che l'annata che sta per concludersi ha dimostrato una volta di più come l'assenza di uomini al comando con un vero Dna identitario del club pesi oltre modo sui risultati.

In gioco c'è tra l'altro il futuro dello stesso Giuntoli: non è stato un anno semplice e alcune decisioni non sono parse troppo convincenti, come l'addio di Huijsen già prenotato dal Real Madrid. L'impressione è che la proprietà non gli 'perdonerà' due anni di fila senza successi.