L’Inter ha chiuso un ciclo e si prepara ad aprirne un altro con la consapevolezza di dover ringiovanire la rosa. Sotto questa prospettiva va letto l'interesse per Radu Dragusin, classe 2002, osservato speciale soprattutto se il futuro di Yann Bisseck dovesse essere lontano da Milan.

Il cartellino di Dragusin, oggi di proprietà del Tottenham, vale attorno ai 30 milioni di euro.

Bisseck in bilico, l’Inter guarda a Dragusin per sostituirlo

L’Inter si prepara ad un’estate di cambiamenti importanti, non solo in panchina dopo l’addio di Simone Inzaghi, ma anche sul piano della rosa.

A lasciare Milano potrebbe così essere Yann Bisseck, che sarebbe finito nel mirino di alcuni club di Premier League.

Arrivato in sordina, il difensore tedesco classe 2000 si è rivelato una risorsa preziosa per solidità e personalità (al netto di qualche sporadica sbavatura), con i nerazzurri che lo valutano tra 25 e 30 milioni di euro.

L’Inter non ha intenzione di cederlo ma in caso di offerte irrinunciabili potrebbe anche pensare ad un addio: a quel punto sarebbe necessario investire sul mercato, con il profilo di Radu Dragusin che appare tra i più apprezzati dalla dirigenza nerazzurra.

Forte fisicamente, ottimo senso della posizione, capacità di andare in gol e un'esperienza già maturata in Serie A con Genoa e Juventus: per tutti questi elementi Beppe Marotta segue e apprezza da tempo il centrale degli Spurs.

Il suo cartellino oggi vale attorno ai 30 milioni di euro.

Come si inserirebbe Dragusin nel sistema difensivo nerazzurro

Il possibile arrivo di Dragusin sarebbe coerente con una difesa capace di adattarsi sia a tre che a quattro uomini.

Nella classica linea a tre, Dragusin potrebbe giocare sul centro-destra, sfruttando il suo fisico imponente nei duelli aerei e la capacità di impostare da dietro con una certa pulizia.

Avendo già ricoperto questo ruolo sia al Genoa che in Nazionale, il difensore rumeno saprebbe inserirsi nei meccanismi consolidati del reparto arretrato nerazzurro, prendendo idealmente il posto di Bisseck.

In una difesa a quattro, potrebbe invece affiancare un centrale più esperto, garantendo copertura ma anche capacità di uscita alta, fondamentale in una squadra che vuole dominare il possesso palla.

La sua rapidità nell’uno contro uno e l’efficacia nei recuperi lo renderebbero adatto anche ad un’eventuale transizione verso un calcio più dinamico, qualora il nuovo allenatore (manca solo l'ufficialità per l'arrivo di Chivu dal Parma) decidesse di cambiare assetto tattico.