Dusan Vlahovic continua a trascinare la Juventus con i suoi gol: quattro reti in cinque presenze ufficiali, un rendimento che lo conferma come il leader offensivo della squadra di Igor Tudor. Eppure, nonostante i numeri e il peso specifico delle sue giocate, il futuro dell’attaccante serbo potrebbe essere lontano da Torino. Secondo quanto filtra dall’ambiente bianconero, infatti, il direttore generale Damien Comolli starebbe valutando seriamente l’ipotesi di una cessione già nella finestra invernale di mercato che aprirà a gennaio.

Juve, i motivi che spingerebbero Comolli a ipotizzare la cessione del suo capocannoniere

Le motivazioni dietro a questa scelta non sono poche né trascurabili. La prima riguarda la situazione contrattuale: Vlahovic è legato alla Juventus fino all’estate del 2026, ma la sessione di gennaio rappresenta di fatto l’ultima occasione per monetizzare prima di rischiare di arrivare troppo a ridosso della scadenza e perderlo a parametro zero. Un rischio che questa dirigenza non vorrebbe prendersi. La seconda è anch'essa di natura economica: l’ex Fiorentina percepisce 12 milioni di euro netti a stagione, un ingaggio pesantissimo per le casse bianconere. Cedendolo a metà campionato, la società piemontese risparmierebbe circa 6 milioni di euro, un margine significativo nel contesto di austerità che il club sta attraversando.

Juve, chi potrebbe prendere Dusan Vlahovic a gennaio

Non sorprende quindi che dall’Inghilterra arrivino segnali di interesse. In particolare, Manchester United di Amorim e il Chelsea dell'ex bianconero Enzo Maresca starebbero monitorando da vicino la situazione: entrambi i club hanno la necessità di rinforzare il proprio reparto offensivo e vedrebbero in Vlahovic un profilo giovane, con esperienza internazionale e ancora margini di crescita. Molto, naturalmente, dipenderà dalle prestazioni che il serbo offrirà da qui fino a gennaio, ma l’appeal del classe 2000 in Premier League sembra già forte e concreto.

Juventus, l'abbondanza in attacco rischia paradossalmente di diventare un problema

Oltre alle ragioni economiche e contrattuali, la cessione di Vlahovic porterebbe anche a un effetto collaterale positivo per la Juventus: snellire un reparto offensivo forse fin troppo affollato.

Con la presenza in rosa di Jonathan David e Lois Openda, il tecnico Tudor si trova a gestire tre prime punte di altissimo livello. Un lusso che rischia però di trasformarsi in paradosso, costringendo uno dei tre a giocare fuori ruolo o a restare spesso in panchina. Una convivenza complicata che, in prospettiva, potrebbe minare l’equilibrio tattico della squadra.