L'attaccante attualmente svincolato Mario Balotelli è stato intervistato al Festival dello Sport a Trento e parlando del suo suo passato ha rivelato di aver sfiorato la Juventus prima di legarsi con il Milan.

Juventus, Balotelli rivela: 'Sarei dovuto andare nel club bianconero, poi però firmai col Milan'

Mario Balotelli è stato intervistato al Festival dello Sport in scena a Trento e parlando del suo passato ha rivelato un aneddoto su un club che avrebbe solo sfiorato. "Qualche anno fa in teoria dovevo andare alla Juventus, ma alla fine ho firmato con il Milan.

Ora sono in un momento di stallo sinceramente. Fisicamente sto bene, ho avuto offerte dall’estero ma in cuore mio speravo di fare ancora 1/2 anni in Italia, ma la possibilità di tornare in Italia non c’è stata".

Balotelli ha ripercorso alcuni momenti significativi della propria carriera, soffermandosi in particolare sull’esperienza vissuta con la Nazionale italiana. Ha ricordato come, sotto la guida di Cesare Prandelli, avesse trovato un equilibrio ideale tra disciplina tattica e libertà individuale, un contesto in cui si sentiva realmente valorizzato e a proprio agio. Con Roberto Mancini, che lo aveva allenato per un periodo più lungo, il rapporto era stato altrettanto importante, ma con Prandelli – ha sottolineato – riusciva a esprimere al meglio la propria personalità in campo.

Balotelli ha poi espresso rammarico per quella che, a suo giudizio, appare come una perdita di entusiasmo e di senso di appartenenza nelle nuove generazioni di calciatori. Ha affermato che, durante la sua militanza in azzurro, provava un autentico orgoglio nel rappresentare l’Italia, sentimento che oggi sembra essersi affievolito tra molti giovani.

Smentendo le voci su presunte tensioni con i “senatori” dello spogliatoio, Balotelli ha chiarito di non aver mai avuto veri contrasti con i compagni, sostenendo di aver mantenuto buoni rapporti con la maggior parte di loro.

Rievocando i suoi inizi, ha raccontato di aver cominciato a giocare per strada, in partite improvvisate tra amici, e di aver quasi avuto l’opportunità di entrare nel settore giovanile del Barcellona.

L’esperienza catalana, durata circa un mese, non si concretizzò a causa delle richieste economiche troppo elevate avanzate dal Lumezzane, club a cui apparteneva all’epoca, che scoraggiarono i dirigenti spagnoli.

Sul piano dei ricordi nei club, Balotelli ha indicato la finale di Champions League disputata con l’Inter come un momento indelebile della sua carriera, un’esperienza che – a suo dire – avrebbe voluto rivivere ogni giorno. Ha riconosciuto il ruolo fondamentale del club nerazzurro nella sua crescita calcistica, ma ha precisato che è stato il periodo trascorso in Inghilterra a formarlo pienamente, sia come giocatore sia come uomo.

Balotelli, numeri importanti con le milanesi

Nel corso della sua carriera in Serie A, Mario Balotelli ha lasciato un segno importante con entrambe le maglie milanesi.

Con l’Inter, club con cui è cresciuto calcisticamente e ha debuttato tra i professionisti, ha collezionato 86 presenze ufficiali tra tutte le competizioni, realizzando 28 gol e contribuendo alla conquista di 3 Scudetti, una Coppa Italia e una Champions League. Successivamente, con il Milan, ha disputato 77 partite complessive, mettendo a segno 41 reti, molte delle quali decisive nella stagione 2012-2013, quando il suo arrivo a gennaio fu determinante per la qualificazione dei rossoneri in Champions League.