La UEFA ha avviato un’indagine formale nei confronti della Juventus per verificare la possibile mancata osservanza dei parametri del Fair Play Finanziario nel periodo compreso tra il 2022 e il 2025. La notizia trova conferma all’interno della documentazione ufficiale del bilancio chiuso al 30 giugno 2025, dove lo stesso club bianconero riconosce l’esistenza di un procedimento in corso.

Nel fascicolo, la società torinese precisa tuttavia di aver rispettato per l’anno 2024 il cosiddetto Squad Cost Ratio, uno dei principali indicatori utilizzati dall’UEFA per valutare la sostenibilità economica dei club.

In base alle proiezioni su costi e ricavi attuali, la Juventus si dice inoltre fiduciosa di poter rimanere nei limiti fissati anche per l’esercizio in corso.

Cosa rischia la Juventus per il procedimento aperto a suo carico dall'UEFA

L’inchiesta, secondo quanto trapela, dovrebbe concludersi nella primavera del 2026. L’organo europeo terrà conto, nella propria valutazione finale, non solo dei risultati finanziari già acquisiti ma anche delle prospettive economiche future del club, come riportato nel documento ufficiale della Juventus.

Nel caso in cui venissero accertate irregolarità nel triennio 2022-2025, la UEFA potrebbe infliggere alla società piemontese sanzioni di natura economica o limitazioni sportive, tra cui il blocco della possibilità di inserire nuovi giocatori nelle liste per le competizioni continentali.

Roma, Inter e Milan, le altre grandi italiane oltre alla Juve a essere sotto la lente di ingrandimento dell'UEFA

Negli ultimi anni, la Juventus non è stata l’unica grande del calcio italiano a dover fare i conti con la rigida vigilanza del Fair Play Finanziario. Anche Milan, Inter e Roma si trovano da tempo sotto l’occhio attento dell’UEFA, impegnate in un percorso complesso per raggiungere una stabilità economica sostenibile. Le tre società hanno spesso dovuto concordare piani di rientro o accordi di settlement con l’organo europeo, cercando un equilibrio tra competitività sportiva e sostenibilità di bilancio.

L’Inter, grazie ai ricavi generati dalla storica finale di Champions League raggiunta nel 2023 e alla partecipazione al prossimo Mondiale per club, sembra oggi in una posizione più solida e vicina a liberarsi dai vincoli imposti da Nyon.

Diversa la situazione della Roma, che da anni opera sotto le limitazioni del FFP e si trova nuovamente a dover intervenire sul mercato estivo per rientrare di circa 80 milioni di euro, evitando così possibili sanzioni da parte dell’ente guidato da Ceferin. Anche il Milan, pur in condizioni più stabili, continua a mantenere un’attenzione costante ai parametri economici imposti dall’UEFA, consapevole di quanto labile possa essere il confine tra ambizione sportiva e equilibrio finanziario.