La Juventus, in questa pausa, dovrà analizzare con attenzione cosa non è funzionato nelle ultime partite. Dopo un avvio di stagione positivo, la squadra di Igor Tudor ha rallentato, mostrando limiti evidenti sia nella costruzione del gioco sia nella finalizzazione. La sosta rappresenta dunque un momento chiave per riflettere e correggere la rotta, soprattutto in vista delle prossime sfide decisive in campionato e in Europa.
A evidenziare le criticità della Juventus è stato Lele Adani, intervenuto sul canale YouTube Viva El Futbol. L’ex difensore, oggi opinionista, ha spiegato che il tecnico croato deve ancora trovare la chiave per far rendere al massimo la squadra: “Tudor deve fare di più, dal mio punto di vista, ma io so che Tudor deve cercare di dare quel qualcosa per far sì che i giocatori, quando sbagliano, hanno però tutte le caratteristiche, perché allenati, stimolati, indotti, eventualmente a sbagliare.
La sostanza è questa, l’analisi di una partita fatta bene è quella di ritmo, cosa che Tudor sa cos’è, perché vive quasi tutto sul ritmo, di pressioni, cosa che la Juve non fa, e Tudor sa cosa voglia dire, e di occasioni procurate, che è la cosa più importante nel calcio, che non è il possesso, perché il possesso deve essere finalizzato a procurarsi pallegol. Tudor è uno che ha girato tantissimi campionati, sa che se va sopra il ritmo tiri in porta tanto”.
L’analisi di Adani
Parole che mettono in luce una Juventus ancora alla ricerca della propria identità. Secondo Adani, infatti, la squadra non riesce ancora a esprimere quella intensità e quella continuità di pressing che il suo allenatore predica e che rappresentano l’essenza del suo calcio.
Il ritmo, l’aggressività e la capacità di creare occasioni sono gli aspetti sui quali Tudor dovrà lavorare con maggiore decisione.
Tuttavia, Adani non ha voluto essere eccessivamente critico, riconoscendo che l’allenatore croato ha iniziato un percorso che può portare risultati nel medio periodo. “Quando Tudor riuscirà a mettere in condizione i suoi giocatori, anche con scelte, che è quello che io voglio vedere, perché io lo analizzerò quando ne avrà provate 5, 7, o 10 di scelte, allora dirò: Tudor non ce l’ha fatta, per me adesso Tudor è nella strada corretta”. Un giudizio che, pur con qualche perplessità, lascia intendere fiducia nel lavoro del tecnico e nella possibilità che la Juventus trovi la sua forma definitiva col passare delle settimane.
Da risolvere i problemi in attacco
Intanto, nella sfida contro il Milan, la Juventus ha riproposto Jonathan David in attacco, ma il canadese è apparso in evidente difficoltà. Ha avuto una grande occasione raccogliendo un buon pallone in area di rigore, ma proprio al momento di calciare è scivolato, sprecando una chance importante. L’episodio è emblematico delle difficoltà offensive dei bianconeri, che faticano a concretizzare le poche opportunità create.
Adesso Tudor dovrà intervenire soprattutto nel reparto avanzato, dove, a parte Francisco Conceição, gli altri attaccanti non riescono a trovare con continuità la via del gol. Servirà un cambio di passo, magari attraverso nuove soluzioni tattiche o un diverso assetto offensivo. La Juventus ha bisogno di ritrovare fiducia, ritmo e incisività per tornare a competere ai livelli che la sua storia e il suo potenziale impongono.