Luciano Spalletti rimane il nome preferito dalla Juventus per la panchina bianconera dopo l’esonero di Igor Tudor, arrivato in seguito alla sconfitta in campionato contro la Lazio. La società torinese ha deciso di voltare pagina e affidarsi a un tecnico di grande esperienza, capace di dare una nuova identità e continuità al progetto tecnico. In queste ore la trattativa tra le parti è già entrata nel vivo: si discute degli aspetti contrattuali e delle condizioni necessarie per chiudere l’accordo. Come rivelato da Gianluca Di Marzio, è confermato l’incontro con Damien Comolli, direttore generale della Juventus, ed è previsto nel pomeriggio di oggi, 28 ottobre.

Restano in piedi le alternative

Si tratta di un passaggio cruciale per capire se Spalletti sarà davvero il prescelto per inaugurare un nuovo ciclo. La Juventus avrebbe già presentato un’offerta ufficiale: un contratto fino a giugno 2026, con rinnovo automatico in caso di qualificazione alla prossima Champions League. Una proposta che testimonia la fiducia del club bianconero nei confronti dell’attuale commissario tecnico della Nazionale italiana, considerato il profilo ideale per riportare la squadra ai vertici.

Il club, tuttavia, non vuole lasciare nulla al caso e continua a mantenere aperte alcune alternative. Pur restando Spalletti il favorito, nella lista della dirigenza figurano anche altri nomi: Roberto Mancini e Raffaele Palladino.

Entrambi sono considerati opzioni valide, anche se più defilate rispetto all’ex allenatore del Napoli. L’intenzione della Juventus è quella di muoversi con cautela, verificando la fattibilità dell’accordo con Spalletti prima di prendere una decisione definitiva.

Le parole di Spalletti

In attesa dell’incontro con Comolli, Spalletti è stato avvistato a Milano, dove ha partecipato a un evento pubblico e ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport. Come di consueto, ha mostrato equilibrio e rispetto, parlando anche della situazione di Tudor. “Se devo dire qualcosa della Juventus lo faccio volentieri in favore di Tudor. A me è sembrata una persona seria, un uomo vero fatto di valori”. Parole che confermano il grande rispetto tra colleghi e la sensibilità del tecnico, che ha voluto prima di tutto esprimere solidarietà verso chi lo ha preceduto.

Il tecnico ha poi aggiunto una riflessione sul valore della panchina bianconera, consapevole dell’importanza e della pressione che comporta: “Sicuramente sarà fortunato quello che lo sostituirà. Mi dispiace quello che sta passando, ma sicuramente troverà una squadra in cui farà bene”. Un messaggio chiaro, che lascia intendere quanto Spalletti conosca bene il contesto juventino e la forza del gruppo a disposizione.

Ora l’attesa è tutta per il summit del pomeriggio di oggi, 28 ottobre. Se l’incontro tra Spalletti e Comolli dovesse portare a un’intesa definitiva, la Juventus potrebbe annunciare a breve il nuovo allenatore, aprendo così ufficialmente una nuova era. L’obiettivo della società resta quello di riportare la squadra in Champions League e, soprattutto, di ritrovare una solidità di gioco e di risultati.

La fiducia nei confronti di Spalletti è massima, ma la decisione finale sarà presa solo dopo il confronto diretto tra le parti. Per ora, una cosa è certa: la Juventus vuole ripartire subito, e Luciano Spalletti è in pole position per farlo.