La Juventus sta già programmando le proprie mosse in vista del mercato di gennaio, una sessione che, secondo le intenzioni della dirigenza, non sarà caratterizzata da grandi colpi, ma piuttosto dalla ricerca di opportunità favorevoli. L’obiettivo del club bianconero è quello di intervenire solo laddove si presentino occasioni realmente interessanti, senza stravolgere l’equilibrio economico e tecnico costruito negli ultimi mesi. In questo contesto si inseriscono le parole di Gianni Balzarini, intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera, che ha affrontato anche la suggestione legata a Marco Verratti, nome che periodicamente torna a circolare intorno alla Juventus.

Il giornalista ha espresso un punto di vista molto chiaro sull’eventuale approdo dell’ex centrocampista del PSG a Torino: “Se fossi in lui, un pensierino ce lo farei. E se aprisse al trasferimento, la Juve probabilmente lo terrebbe in considerazione”. Verratti, attualmente in Arabia Saudita, percepisce un ingaggio estremamente alto, uno degli ostacoli principali per qualsiasi club europeo che volesse riportarlo nel continente. Tuttavia, qualora dovesse trasformarsi in un’opportunità concreta, la Juventus potrebbe realmente valutare l’operazione, a patto che tutte le condizioni economiche si rivelino favorevoli.

Balzarini spiega perché alla Juventus serve un regista

Balzarini ha poi allargato il discorso alle esigenze tecniche della squadra guidata da Luciano Spalletti, individuando il profilo ideale per rinforzare la mediana: “Serve un centrocampista di transizione: al momento non si può puntare su un profilo su cui programmare”.

Nelle idee del giornalista, alla Juventus occorre un calciatore capace di accompagnare la squadra nella costruzione e nella trasformazione dell’azione, più che un investimento pesante su un giovane da lanciare nel lungo periodo. Un giocatore di esperienza, che possa garantire affidabilità immediata.

Ancora più specifica la sua analisi quando si parla del gioco che Spalletti vuole impostare e delle caratteristiche mancanti nella rosa attuale: “Bisogna abituare la squadra a giocare con un regista puro”. Parole che rispecchiano il desiderio dell’allenatore di modulare gradualmente il suo stile, introducendo un cervello di centrocampo in grado di dettare i tempi, gestire il possesso e velocizzare lo sviluppo dell’azione.

Una figura che, negli ultimi anni, è mancata e che oggi potrebbe diventare una priorità, soprattutto se il tecnico decidesse di imprimere alla squadra un’identità più tecnica e manovrata.

João Mario in bilico

Parallelamente alle possibili entrate, la Juventus potrebbe muoversi anche sul fronte delle uscite. Uno dei nomi più discussi è quello di João Mario, fin qui utilizzato poco sia da Tudor sia da Spalletti. Il portoghese, in cerca di minutaggio e continuità, potrebbe cambiare aria già a gennaio. La società, consapevole delle difficoltà nel piazzarlo a titolo definitivo, starebbe valutando l’opzione più concreta: un trasferimento in prestito, che consentirebbe al giocatore di rilanciarsi e alla Juventus di sfoltire l’organico.

Nel caso in cui João Mario partisse, la dirigenza sarebbe costretta a intervenire sul mercato per acquistare un esterno destro da alternare a Cambiaso. Anche in questo caso si punterebbe su un profilo da cogliere come occasione, possibilmente con la stessa formula del prestito, così da non appesantire i conti e mantenere flessibilità nelle future strategie. Gennaio si preannuncia come un mese di manovre mirate, tra opportunità, equilibrio e necessità tattiche.