La scorsa settimana, la Juventus ha voltato pagina affidando la panchina a Luciano Spalletti. Dopo l’esonero di Igor Tudor, la società bianconera ha scelto il tecnico di Certaldo per guidare la squadra fino al termine della stagione, con un contratto della durata di otto mesi. Una scelta che ha fatto discutere, soprattutto per la formula contrattuale, giudicata da molti troppo breve per un allenatore del calibro di Spalletti. Tra i critici c’è anche Giuseppe Cruciani, che, a Numer1 Podcast, ha espresso il suo punto di vista senza mezzi termini: “Non è uno a cui dai 8 mesi di contratto: dunque il contratto a Spalletti, l’ingaggio di Spalletti è figlio di debolezze”.

La critica di Cruciani

Secondo Cruciani, la decisione della Juventus riflette le incertezze del club in questa fase di ricostruzione. “Io credo che la scelta di Spalletti sia figlia di debolezze, di debolezze di Spalletti stesso e della Juventus”, ha aggiunto il giornalista, sottolineando come entrambe le parti stiano attraversando un momento complesso. Le difficoltà bianconere, del resto, non sono una novità: da diversi anni la squadra fatica a ritrovare quella continuità e quella forza che avevano caratterizzato l’era dei nove scudetti consecutivi.

Cruciani ha poi rincarato la dose, allargando il discorso alle scelte dirigenziali dell’ultimo periodo: “Credo che sia figlia dell’improvvisazione più totale e di scelte sbagliate che si sono accumulate”.

Parole dure, che mettono in luce come, secondo lui, la Juventus abbia perso una direzione chiara, dopo anni di successi e stabilità.

Nonostante le critiche, la società ha cercato di spiegare la propria posizione. La formula breve del contratto, infatti, non esclude una prosecuzione del rapporto: la Juventus ha chiarito che, qualora Spalletti dovesse fare bene, ci sarà l’opzione per il rinnovo. L’intenzione del club è quella di avviare con l’ex tecnico del Napoli un progetto a medio termine, basato su una nuova identità di gioco e sulla valorizzazione dei giovani.

Le parole di Chiellini

A rassicurare l’ambiente ci ha pensato anche Giorgio Chiellini, oggi dirigente bianconero, che ha espresso fiducia nel nuovo corso: “La volontà di entrambe le parti è quella al di là del contratto e di creare un ciclo dove lui possa portare poi un valore aggiunto alla Juventus”.

Un messaggio chiaro, che punta a dissipare i dubbi sulla durata dell’accordo e a trasmettere la volontà di costruire qualcosa di solido e duraturo.

Sul piano sportivo, Spalletti ha già iniziato il suo lavoro con entusiasmo.Dopo le vittorie contro Udinese e Cremonese e il pareggio in Champions League contro lo Sporting Lisbona, la squadra sembra aver ritrovato compattezza e spirito di gruppo. Ora il focus è tutto sul derby di sabato 8 novembre, una partita che può dare continuità ai progressi visti nelle ultime giornate.

L’obiettivo dell’allenatore toscano è riportare la Juventus ai vertici del campionato, restituendo alla squadra un’identità forte e riconoscibile. Per farlo, servirà un filotto di risultati positivi che rilanci le ambizioni bianconere.

Spalletti sa che il tempo a disposizione non è molto, ma la sua esperienza e la sua capacità di trasmettere idee potrebbero rivelarsi decisive per una Juventus che, finalmente, vuole tornare a sentirsi grande.