L'amarissima sconfitta di Champions League contro il Liverpool, maturata con un dubbio calcio di rigore assegnato ai Reds per una lieve trattenuta in area, ha portato anche due infortuni che rischiano di condizionare il cammino dei nerazzurri. Calhanoglu e Acerbi sono ko.

Nel primo tempo della gara di Champions andata in scena al Meazza il 9 dicembre 2025, Cristian Chivu ha dovuto rinunciare a due titolari: prima il regista, Hakan Calhanoglu, e poi l'esperto centrale di difesa da opporre ai bombor, Francesco Acerbi. Entrambi sono stati costretti al cambio per problemi muscolari e difficilmente potranno essere a disposizione per gli impegni in Supercoppa Italiana.

Il regista turco ex Milan si è fermato all'11'. Dal campo, lo si è visto toccarsi l'interno coscia. La prima diagnosi parla infatti di una contrattura all’adduttore destro. L'impressione a fine gara, da parte di Chivu e dello staff medico, è stata che il centrocampista si sia fermato in tempo, evitando così lesioni più gravi. E ora tocca attendere gli esami strutturali, che chiariranno la vera entità del problema. A fine gara, uscendo dal Meazza, il regista turco ha rassicurato i giornalisti e i tifosi dicendo di star bene.

Calhanoglu e Acerbi: l'entità degli infortuni

Anche se flebile, resta un po' di speranza di vederlo almeno in panchina nella Supercoppa Italiana, in Arabia Saudita, per la sfida contro il Bologna, in programma il 19 dicembre.

La situazione di Acerbi sembra più severa di quella di Calhanoglu. Il difensore centrale ha avvertito un dolore al flessore della coscia destra al 31', mentre cercava di chiudere un tackle.

L'ex Lazio ha chiesto subito il cambio, ma è uscito dal rettangolo di gioco trascinando quasi la gamba. Si ipotizza un risentimento muscolare più grave rispetto a quello che ha fermato il turco. Se si tratta di lesione, il centrale potrebbe star fermo anche più di un mese. Più probabilmente, il trentasettenne ha subito una distensione del flessore dell'anca.

All'uscita dal Meazza, il centrale è stato molto meno positivo rispetto al collega turco: "Come sto? Be', così così...", ha dichiarato. Anche per lui, la conferma sui tempi di stop arriverà dopo gli esami di rito.

In generale, i tempi di recupero lo escludono quasi sicuramente dalla Supercoppa.

L'infortunio del centrale apre nuovi scenari di mercato per l'Inter

A questo punto, la dirigenza sarà anche costretta a rispondere all'infortunio più o meno lungo di Acerbi con una mossa di mercato. L'impressione generale è che l'Inter avrebbe comunque dovuto decidere se anticipare o meno l'acquisto di un nuovo centrale in questo mercato invernale. Ma ora, dato l'infortunio dell'ex Lazio, Ausilio e Marotta potrebbero sentirsi costretti a guardarsi intorno, per trovare un profilo giusto.

Sappiamo che l'Inter sta seguendo diversi profili per rinforzare la difesa in ottica 2026, ovvero in previsione degli addii di Acerbi e de Vrij.

Il nome più caldo è quello di Joel Ordonez del Club Bruges.

Chivu, come centrale di ruolo, ha de Vrij. In rosa ci sono anche Bisseck e Akanji che possono ricoprire quella posizione. Ma bisogna comunque fare i conti con i tanti impegni e con la necessità di avere i ricambi per tutte i ruoli difensivi. Pochi giorni fa, prima Ausilio e poi Marotta hanno anticipato che l'Inter non dovrebbe avere in programma un investimento nel mercato di riparazione. Il ds ha detto che la rosa è completa, mentre l'ad ha confermato che non ci sono lacune da colmare. Lo stop di Acerbi cambia i piani dei due dirigenti?

Sarà complicato trovare un nuovo Acerbi. In giro non ci sono altri giocatori così forti in marcatura.

Ma c'è da dire che l'ex Lazio nell'ultimo biennio ha espresso altri punti deboli (atletismo, attenzione, velocità di intervento) che potrebbero essere colmati con l'arrivo di un giovane. Acerbi, ormai, ha una certa età, e certi limiti sono palesi e inevitabili. Malgrado, proprio l'altro ieri, Chivu avesse detto che il centrale è fisicamente integro e che può giocare ogni tre giorni...