Quella immobiliare è di sicuro la fetta di mercato che più ha risentito delle conseguenze della crisi, in tutto il mondo. E se da un lato le notizie provenienti dall'America su quella che potrebbe essere la grande ripresa di tale settore, grazie alla recente approvazione del matrimonio omosessuale, rassicurano, dall'altro, direttamente dall'Austria, arrivano notizie non proprio rassicuranti.

Il riciclaggio creativo

Mentre in Italia ancora ci si limita a riflettere su quelle che potrebbero essere le conseguenze positive, sia per l'ambiente che per il nostro portafogli, del riciclaggio creativo come fonte alternativa d'arredamento, in altri paesi, come appunto la succitata Austria, si pensa e si elaborano mezzi alternativi, per far si che il mercato immobiliare possa ricominciare a crescere.

La risposta a tale quesito sarebbe stata trovata nel futuristico robot inventato dall'azienda Fatribrich Robotics. Battezzato Hadrian, in onore dell'imperatore romano Adriano, passato alla storia per le numerose fortificazioni fatte costruire, il supertecnologico robot rappresenterebbe il futuro del mercato immobiliare austriaco, in quanto sarebbe in grado di "maneggiare" mille mattoni all'ora. Questa cosa lo renderebbe capace di costruire l'ossatura di un'intera casa, dalle fondamenta al tetto, in soli due giorni.

Ma questa non è di certo l'unica grande qualità di Hadrian. Non soltanto sarebbe capace di costruire le mura di una casa senza il bisogno dell'apporto umano, ma sarebbe anche in grado, grazie ad un programma di progettazione in 3D contenuto nel suo sistema operativo, di posizionare e tagliare i mattoni seguendo letteralmente il progetto e d'impostare l'impianto elettrico.

Questo permetterebbe di "potersi rendere conto" dello spazio da lasciare vuoto, per consentire la successiva installazione di eventuali porte e finestre.

Costato alla Fastbrick Robotics cinque milioni di euro, divisi tra ricerca e sviluppo, Hadrian sarebbe ancora un prototipo. L'azienda punta a metterlo sul mercato entro i prossimi due anni.

Il fine ultimo alla base della nascita del robot sarebbe stato l'intento di ridurre i tempo medi per la costruzione di un immobile, in modo da poter riuscire a seguire al meglio le esigenze di un mercato, come quello immobiliare, in continua evoluzione.

Ma la produzione e la diffusione di tale gioiello della tecnologia porterebbe anche delle conseguenze negative: la diminuzione della manodopera nel settore.

Il robot infatti sarebbe in grado, dopo l'opportuna programmazione, di svolgere tutto il lavoro in piena autonomia; anche se l'azienda continua a precisare che ci sarà ancora bisogno di manovali e costruttori.

Che Hadrian sia destinato a dare il via all'era delle costruzioni senza umani? Solo il tempo potrà dircelo.