Una vicenda che ha dell'incredibile, se consideriamo che è avvenuta in epoca moderna, dove l'informatica è ormai il fattore principale che caratterizza la nostra vita. Tutto è accaduto nel 2000, quando una donna avendo vinto un concorso per infermiera professionale, doveva ricevere un telegramma speditole dalla direzione sanitaria di competenza, con il quale le veniva comunicata la regolare assunzione lavorativa. Per ragioni che solo ora, dopo quattordici anni, sono state rese note, il famoso telegramma non è mai giunto preso l'abitazione della donna, la quale doveva prendere servizio il 1° agosto 2000.
L'interessata però viene a sapere dell'increscioso disservizio solo venti mesi dopo, il 5 gennaio 2002, data in cui la Asl di competenza comunicò alla donna di aver spedito il telegramma. Nel frattempo però il lavoro era ormai perso, perché non rispondendo a quella convocazione la Asl ha provveduto ad assumere un'altra persona.
Ovviamente la donna presa dall'ira di quanto accaduto, si è recata presso l'Ufficio Postale di Paglieta un paese in provincia di Chieti, per chiedere spiegazioni e le è stato riferito che quel telegramma era stato archiviato da un impiegato perché illeggibile. A quel punto è partita inevitabilmente la denuncia contro l'Ente Poste Italiane, la donna si è rivolta alla magistratura perché a causa di un disservizio procuratole dal'Ufficio Postale, ha perso il posto di lavoro.
Il giudice fortunatamente le ha dato ragione, permettendole di avere giustizia e ha disposto un risarcimento record a favore della donna pari a € 127.000,00 che Poste Italiane dovrà versare per ripagare il danno procurato. Una vicenda incredibile, ma che ha avuto fortunatamente un lieto fine, anche se comunque quel posto di lavoro valeva molto di più del risarcimento disposto, ma come si suol dire in questi casi: 'È meglio piangere con un occhio solo'.
La cosa strana, è che l'evento accade in un periodo ormai moderno, dove i computer la fanno da padroni e dove nulla può più sfuggire, eppure per un banale telegramma mai recapitato, è successo l'irreparabile.