Rob Wainwright, direttore di Europol, European Police Office, parlando davanti ad una commissione del Parlamento britannico, afferma che ci sono dai 3 mila ai 5 mila jihadisti pronti a colpire attentati terroristici in tutta Europa. Si tratta per lo più di giovani che possono tornare in patria e portare a termine attacchi terroristici come quelli che abbiamo visto a Parigi nell'ultima settimana. Sono stati già raccolti i nominativi di 2500 sospetti, informazioni fornite dalle agenzie di sicurezza degli Stati membri. Secondo quanto detto dagli Stati Uniti, l'Europa si trova di fronte uno dei periodi più pericolosi degli ultimi anni e con una minaccia terroristica maggiore a quella dell'11 settembre.

Anche l'Italia e in particolare Roma sembra essere uno degli obiettivi dei terroristi, è stata rinforzata la vigilanza davanti ai probabili obiettivi come il Ghetto e il Vaticano. Al Ghetto sono previsti controlli davanti alla scuola ebraica, controlli agli ingressi e divieti di transito tranne ai residenti e per servizi specifici. Il capo della Digos di Roma, Diego Parente, ha affermato di aver preso in considerazione tutti i potenziali punti di obiettivi sensibili come le scuole, le entrate dei musei, le ambasciate, luoghi di culto e redazioni televisive e giornalistiche. Per il momento non ci sono conferme per un eventuale attacco dell'Isis ne a Roma e ne al vaticano ma il sistema di sicurezza è stato comunque rivisto e rinforzato e l'allerta è massima.

Gli agenti speciali affermano che il centro della cristianità potrebbe essere il prossimo obiettivo dell'Isis anche se al momento non ci sono segnali concreti che lasciano immaginare un imminente attacco. La terribile minaccia si riferisce all'apertura del telegiornale della televisione di Stato Israeliana in cui pare sia stato fatto un riferimento alla Santa Sede come probabile obiettivo dei terroristi. Comunque sia, dalla sala stampa Vaticana, padre Lombardi invita tutti a non cedere ad inutili allarmismi, non essendoci elementi concreti di rischi.