Potrebbe esserci l'ennesima svolta nelle indagini per l'omicidio di Yara Gambirasio; Massimo Giuseppe Bossetti, unico indagato per il delitto della ragazzina di Brembate, si sarebbe lasciato sfuggire alcune dichiarazioni che suonano come una mezza confessione. Il muratore, detenuto al carcere di Bergamo dalla scorsa estate, avrebbe detto ai compagni di cella di non ammettere il delitto per proteggere la sua famiglia e le sue parole sarebbero state immediatamente "intercettate" dagli inquirenti.

Massimo Bossetti ammette di essere l'assassino di Yara Gambirasio? 

Dopo la prova del dna trovata sui vestiti di Yara, le immagini delle telecamere che inquadrano il suo furgone davanti alla palestra e dopo aver rinvenuto stralci del tessuto del sedile del suo camion sui leggins della ragazzina, arriva forse la svolta definitiva per Massimo Giuseppe Bossetti.

La stampa, infatti, ha reso nota la notizia di alcune importanti dichiarazioni che il muratore avrebbe fatto in cella agli altri detenuti sull'omicidio di Yara Gambirasio, per il quale è l'unico indagato. Alcune "cimici" messe dagli inquirenti nella cella di Bossetti avrebbero intercettato alcune parole di Bossetti che suonano davvero come una mezza confessione; "Rischierò pure l'ergastolo, ma se non confesso lo faccio per la mia famiglia", queste le dichiarazioni del muratore, che sono immediatamente state acquisite dall'accusa come prova contro di lui.

Il legale di Bossetti: "Non confessa semplicemente perché è innocente" 

Le parole che Massimo Giuseppe Bossetti ha detto agli altri detenuti della sua cella non possono non far pensare ad una parziale ammissione del delitto della piccola Yara Gambirasio, dopo mesi e mesi di dichiarazioni di innocenza.

Secondo quanto sostiene l'accusa, dunque, Bossetti si sarebbe lasciato andare ad uno sfogo nel quale ha finalmente ammesso le sue colpe nell'omicidio della 13enne di Brembate. Gli inquirenti che hanno arrestato il muratore di Mapello la scorsa estate dopo aver confrontato il suo dna con quello ritrovato sugli abiti di Yara, stanno incessantemente andando alla ricerca di altre prove che incastrino l'uomo, che sino ad oggi si è sempre detto estraneo ai fatti.

Claudio Salvagni, legale di Massimo Bossetti, ha replicato alle ultime accuse fatte dalla Procura al suo assistito dicendo: "Non confessa perché non ha fatto nulla. Non crolla semplicemente perché vuole dimostrare a tutti la sua innocenza". Questa la difesa dell'avvocato di Bossetti alle intercettazioni fatte in cella; le parole di Massimo Bossetti non contano davvero nulla nel quadro accusatorio per l'omicidio di Yara Gambirasio?