Italia nel mirino della rete terroristica islamista più importante, Al Qaeda. Quella che gli occidentali credevano di aver snidato scovando e uccidendo il suo numero uno: Bin Laden. E invece è ancora molto attiva, soprattutto in Medio Oriente, ma con diverse cellule anche in Africa e in Europa. E il nostro Paese è nel suo mirino non solo per attentati ma anche per crearci basi operative. Del resto la nostra posizione geografica ci espone fortemente in tal senso. A riprova di ciò la notizia di stamane, riportata tra gli altri, da IlSole24Ore, che ha visto lo smantellamento di una sede operativa in Sardegna, con diciotto arresti (sei o sette sull'isola).
Il tutto nell'ambito di indagini che risalirebbero al periodo dei preparativi del G8 a La Maddalena, come noto poi spostato a L'Aquila dopo il tremendo terremoto dell'aprile 2009.
Gli arrestati
Tra gli indagati vi sono i responsabili di diversi attentati in Pakistan, tra cui l'attentato al mercato cittadino di Meena Bazar in Peshawar, sempre nel 2009, dove una bomba uccise più di 100 persone. Ad accertarlo sono stati gli investigatori del Servizio centrale antiterrorismo e della Digos di Sassari. Peraltro, due membri dell'organizzazione erano fiancheggiatori proprio di Bin Laden. Con quegli attentati si voleva costringere il governo pakistano a rinunciare alla lotta ai talebani nella vicina Afghanistan, aiutando gli americani in ciò.
Cosa facevano
Lo scopo della cellula terroristica era quello di alimentare la rete criminale aiutando ad introdurre illegalmente in Italia cittadini pachistani o afgani; alcuni dei quali poi trasferiti in altri Paesi nordeuropei. Per aiutarli ad inserirsi, li sottoponevano a contratti di lavoro grazie all'aiuto di imprenditori compiacenti.
Altri invece ottenevano asilo politico mediante documenti falsi e attestazioni fraudolente, al fine di comparire come vittime di persecuzioni etniche o religiose. Insomma, fornivano loro supporto burocratico e finanziario.
Un importante colpo messo a segno dunque, per una guerra al terrorismo ormai senza confini.