Sono state pubblicate le date per i test di ammissione 2015 ai corsi universitari a numero programmato nazionale. A stabilirle l'atteso decreto del Miur, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che si riserva di definire in seguito le diverse modalità di svolgimento delle prove attraverso le quali diverse decine di migliaia di studenti si contenderanno l'accesso alle facoltà più ambite.

Università, test di ammissione 2015: le date per Facoltà.

Come anticipato dal ministro Stefania Giannini, i test di ammissione sono stati concentrati nella prima metà di settembre.

Queste nel dettaglio le date per ogni singola facoltà, nelle quali i neo-diplomati saranno chiamati a cimentarsi per intraprendere lo studio delle relative professioni:

  • 4 settembre, Professioni sanitarie (logopedista, infermiere, ostetrico, eccetera);
  • 8 settembre, Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria (prove in lingua italiana);
  • 9 settembre, Veterinaria;
  • 10 settembre, Architettura;
  • 11 settembre, Scienze della formazione primaria;
  • 16 settembre, Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria (prove in lingua inglese).

Università, test di ammissione 2015: come si svolgeranno.

Pare certo che le attenzioni si concentreranno soprattutto sul test per l'accesso alle Facoltà di Medicina, tradizionalmente il più frequentato e quello che dà origine ai maggiori strascichi polemici.

E' ancora fresco il ricordo dell'ultimo quizzone che ha visto 70 mila aspiranti contendersi i 10 mila posti disponibili, diventati poi 15 mila in seguito alla raffica di ricorsi generati proprio dalle modalità di svolgimento della prova.

Ne era nato un dibattito, alimentato dallo stesso ministro Giannini, che si era affrettata ad annunciare l'abolizione dei sistema dei quiz per l'accesso all'Univesità a favore del cosiddetto 'metodo francese', che prevede l'accesso e una successiva selezione in base ai risultati ottenuti nel corso del primo anno e la possibilità, per gli esclusi, di iscriversi ad un'altra Facoltà di ambito sanitario.

Evidenti difficoltà di tipo logistico e finanziario (mancanza di aule, laboratori e docenti) hanno fatto presto desistere dal proposito il ministro Giannini, anche se è comunque lecito attendersi delle novità, a partire dalla diminuzione dei tanto contestati, in passato, quiz di cultura generale. Un tavolo con i rettori è stato programmato per intervenire su questo punto che, c'è da scommetterci, sarà comunque spunto per polemiche e ricorsi.