Dopo la conquista degli uomini del califfato islamico della città di Palmira, sita a soli 240 chilometri da Damasco, il fronte jihdista continua la sua avanzata per la conquista del paese, lasciandosi dietro morte e distruzione. Nella città di Jisr al Shughur, combattenti del Fronte al-Nusra, gruppo legato ad Al Qaeda, insieme ad altre formazioni jihdiste, hanno attaccato un ex-ospedale adesso adibito a caserma per i soldati lealisti. Al momento dell'irruzione nell'edificio si trovavano circa 200 militari, la maggioranza dei quali uccisi barbaramente e il resto fatti prigionieri.

Frammentarie e discordanti le notizie che giungono dalla zona: secondo la Tv di Damasco, l'attacco dei miliziani sarebbe stato contrastato dall'intervento dell'esercito siriano, che sarebbe riuscito a liberare i soldati intrappolati all'interno, mentre l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), dichiara che la maggior parte dei soldati sono stati uccisi, mentre non si conosce la sorte di quelli che sono riusciti a fuggire. Il quotidiano "Il Fatto quotidiano" parla della diffusione da parte di Al-Nusra di una fotografia, che mostra un gruppo di soldati che abbandona la struttura, e di un video nel quale i miliziani bombardano un gruppo di soldati in fuga nelle campagne circostanti.

Il Fronte al-Nusra , che non ha mai negato l'affiliazione ad Al Qaeda, è inserito nella lista delle organizzazioni terroristiche degli Stati Uniti e dell'Onu.

Rapimento di un sacerdote della comunità di padre Dall'Oglio

Secondo quanto riferito dall'agenzia Fides, tra il 18 e il 21 maggio, il sacerdote Jacques Murad, della stessa comunità di padre Dall'Oglio, è stato rapito da alcuni uomini armati, che lo hanno prelevato dal Monastero di Mar Elian.

Padre Murad è il priore del Monastero, affiliato al Monastero di Deir Mar Musa al Habaschi, rifondato dal gesuita italiano che fu rapito a Raqqa nel luglio del 2013.

Reazioni della comunità internazionale

La comunità internazionale è preoccupata per il degenerare della situazione e comincia ad interrogarsi sulla effettiva utilità della strategia anti Isis capeggiata dagli Stati Uniti.

Secondo le dichiarazioni del ministro per gli Affari Esteri Paolo Gentiloni, in occasione del prossimo summit della coalizione internazionale, che si svolgerà Parigi, avrà luogo una verifica della strategia da adottare, dal momento che l'Isis è riuscita a conquistare la città di Ramadi. La riunione si svolgerà il 2 giugno e sarà presieduta dal ministro degli Esteri francese Laurent Fabius; saranno presenti anche il ministro Usa John Kerry e il premier iracheno Haidar al-Abadi, oltre ai rappresentanti dell'Unione europea e delle Nazioni Unite.