Dopo l'attentato al Museo del Bardo, la Tunisia piomba nuovamente nel terrore. A poco più di 100 chilometri da Tunisi, a Sousse una delle tre città più popolose della Tunisia, c'è stata una sparatoria sulla spiaggia nella quale hanno perso la vita 28 persone, mentre 39 sarebbero i feriti. Gli attacchi avrebbero colpito l'hotel Imperial Marhaba e l'hotel Soviva, sul golfo di Hammamet.

L'attentato

Secondo le prime ricostruzioni sarebbe avvenuta una sparatoria nella spiaggia di El Kantaoui tra le forze dell'ordine tunisine e i terroristi (si parla di almeno due uomini) armati di Kalashnikov. Molte persone sarebbero state uccise mentre facevano il bagno o prendevano il sole sulla spiaggia, tra le vittime diversi turisti, soprattutto di nazionalità inglese tedesca e belga, mentre tra i feriti ci sarebbero anche dei turisti russi.



Uno degli attentatori sarebbe stato ucciso dalla polizia durante lo scontro a fuoco mentre l'altro, arrestato pochi minuti fa, riuscendo a fuggire in un primo momento, ha costretto i turisti sopravvissuti a barricarsi dentro bungalow e camere d'hotel in attesa di sviluppi, e in preda al terrore. Gli uomini del mini-commando sarebbero entrati dal retro dell'albergo e sarebbero stati difficilmente riconoscibili, visto che erano vestiti come turisti.

L'attentatore ucciso a quanto pare sarebbe uno studente, sconosciuto alle forze dell'ordine, proveniente da una delle città sante dell'Islam, e sede della più antica moschea del Magreb, Qayrawan. Era vestito come un bagnante e aveva nascosto il Kalashnikov sotto l'ombrellone.

I precedenti

La strage è avvenuta lo stesso giorno dell'attacco terroristico in Francia a Lione che ha causato un morto, e l'attentato in una moschea in Kuwait, rivendicato dall'Isis, che ha causato 25 morti e più di 200 feriti. La Tunisia nel mese di ottobre 2013 aveva già subito un attacco terroristico, fallito, sempre a Sousse dove un attentatore suicida si è fatto esplodere, e tutti ricorderanno ancora l'attacco subito al Museo Nazionale del Bardo a Tunisi, nel marzo del 2015 che ha causato 22 vittime. La Farnesina è occupata a verificare la presenza di turisti italiani tra i feriti.