La trasmissione 'Segreti e Delitti' andata in onda ieri, venerdì 26 giugno 2015 su Canale 5 e condotta da Gianluigi Nuzzi, ha trasmesso in esclusiva un servizio con il quale veniva rivelato che Massimo Bossetti, in carcere da un anno per la morte di Yara Gambirasio, ha inviato una lettera ad un suo consulente della difesa, Dott. Ezio Denti presente in studio.

Voglio un processo con giornalisti e telecamere

Nella lettera, che è stata letta integralmente nel corso della trasmissione, il carpentiere di Mapello, prima ringrazia apertamente i suoi periti e difensori, per il lavoro svolto durante le indagini e poi in maniera evidentemente clamorosa, comunica che è suo intendimento richiedere al Tribunale, che il processo a suo carico per l'omicidio della piccola Yara, si svolga a porte aperte, con la presenza di giornalisti e telecamere.

Tale decisione (viene spiegato dettagliatamente nella lettera), scaturisce dal desiderio di voler dimostrare apertamente la sua completa innocenza ed estraneità ai fatti. Nel corso del programma, lo stesso consulente, ha dichiarato di aver messo alla prova il suo assistito, cercando di metterlo alle corde con affermazioni a trabocchetto, per vedere se Bossetti cedeva psicologicamente e si potesse arrivare ad una confessione, ma il muratore non ha mai ceduto, ha sempre professato la sua assoluta innocenza.

Ma è veramente Bossetti l'autore del delitto?

E' una domanda senza dubbio lecita, visto che oltre ai decantati indizi contro di lui, esistono anche molte incongruenze, come ad esempio l'anomalia del DNA, oppure le immagini del furgone che non risultano chiare e nitide, come anche la mancanza del movente e inoltre i rilevamenti delle celle telefoniche che vanno in direzione opposta a quelli di Yara, come la stessa trasmissione ha evidenziato in un servizio.

Ma allora se Massimo Giuseppe Bossetti non fosse l'assassino di Yara Gambirasio, cosa succederebbe? In quel caso la Procura dovrebbe necessariamente ripartire da zero e su che basi e con quali nuovi indizi?

Tutto il lavoro fatto sino ad ora risulterebbe essere vano e inutile, perché la pista seguita, è stata sempre in direzione del carpentiere, unico indagato.

Tra pochissimi giorni inizierà il processo dell'anno ed in quella sede, tutti gli interrogativi dovrebbero risolversi, di certo c'è che sarà una dura battaglia tra accusa e difesa, con consulenti di parte, medici legali e parti civili che saranno attori di uno scenario giudiziario incerto e con molti punti interrogativi.

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