Al 23 luglio 2015 ci sono interessanti novità sulla morte di Domenico Maurantonio, di Padova. Ascoltando i colleghi, che si trovavano con lui a Milano in gita, si è appreso che la notte fatale il ragazzo fece una cosa che appare in evidente contrasto con il desiderio di compiere un gesto estremo. Domenico si lavò la testa. In seguito uscì dal bagno senza scarpe, occhiali, cellulare e badge per rientrare in camera (ma se avesse voluto avrebbe potuto bussare, perché non lo fece?).
Perché il desiderio di lavarsi il capo?
Secondo le testimonianze, erano circa le ore 5 e un quarto del mattino quando il maturando si lavò i capelli.
E' ragionevole che un ragazzo decida di fare questo poco prima di gettarsi dal quinto piano di un palazzo ? Francamente, appare un comportamento a dir poco stravagante. Vi ricordiamo che i ragazzi, Domenico incluso, quella notte avevano bevuto liquore alle prugne che peraltro, secondo i primi rilievi sul cadavere, non era entrato in circolo, se non in minima parte. A Padova si sono recati i PM Alberto Nobili e Giancarla Serafini, che hanno sostituito il Claudio Gittardi, originario titolare dell'indagine.
Sono stati otto i giovani maturandi dello Scientifico Nievo ascoltati, e precisamente i tre compagni di stanza di Domenico Maurantonio, il rappresentante di classe, altri quattro compagni vicini di camera al da Vinci.
Tutti sostengono di non sapere nulla, di non essersi accorti di nulla, anche se sembra un po' inverosimile. Possibile che in un albergo nessuno senta il tonfo di un corpo che cade da un'altezza di quindici metri?
Per i Maurantonio non è suicidio
I genitori di Domenico Maurantonio rimangono del parere che il figlio sia stato spinto da qualcuno, in quanto non aveva alcun motivo di togliersi la vita in un modo così eclatante e senza senso, durante una gita scolastica che avrebbe invece dovuto offrire occasione di svago e divertimento per tutti i ragazzi, prima di un 'rito di passaggio' significativo come l'esame di maturità. Il particolare del 'lavaggio' dei capelli che vi abbiamo rivelato accredita la loro interpretazione, almeno per il momento.