Sono stati 711 i testi portati dalla difesa, 120 quelli presentati dall'accusa con un solo unico risultato: l'udienza viene rinviata al 17 luglio, quando fra le altre cose bisognerà decidere se ammettere o meno le telecamere in Aula. E' iniziato quest'oggi il processo sulla morte di Yara Gambirasio che vede come unico imputato Massimo Giuseppe Bossetti. Due gli elementi di rilievo della prima udienza tenutasi oggi, giorno 3 luglio: da una parte la richiesta dei legali di Bossetti con in testa Claudio Salvagni - 'La prova del DNA non è ammissibile' -, dall'altra la presenza del presunto killer, Massimo Bossetti, vestito con polo e jeans e giunto in Aula a bordo di una camionetta della polizia.

Marco Iraisio de Il Corriere della Sera parla di un uomo incredulo e spaesato, che a fine processo ha confessato al proprio avvocato di non aver capito nulla durante il dibattimento. Quasi 15 minuti trascorsi in piedi, poi il continuo agitarsi delle gambe da seduto durante il resto dell'udienza: Bossetti è parso agitato e spaventato, 'Vorrei che la sentenza arrivasse domani' ha confessato al proprio legale alla fine. E invece ci vorranno almeno 12 mesi se non di più.

Novità e Processo Yara Gambirasio, udienza oggi 3 luglio: prova del DNA oggetto del contendere, Bossetti spaesato

La prima udienza nel processo Yara Gambirasio con imputato Massimo Bossetti tenutasi oggi, 3 luglio, è durata circa due ore e mezzo. Si è discusso solo di questioni procedurali ed era immaginabile, ma la difesa del 44enne muratore si è spinta oltre alla mera formalità presentando istanza di annullamento della prova del DNA. Il motivo? Il prelievo fu effettato con un boccaglio nel corso di un controllo stradale simulato, da lì saltò fuori che Bossetti era ignoto 1 con tutte le conseguenze del caso. Ovvero detenzione immediata e indagini a tappeto sul 44enne muratore di Mapello. Il pm Ruggeri si è detto tranquillo sottolineando che le risposte alle richieste della difesa sono già contenute nei documenti; altra questione trattata la presenza delle telecamere in aula richiesta dal legale Salvagni, che all'inizio dell'udienza ha salutato gran parte dei presenti di persona come si trovasse in uno show. Il processo a Massimo Bossetti in effetti sembra sempre di più uno talk televisivo, tutti gli occhi in Aula oggi erano proiettati su di lui. Ma lui, Bossetti, è parso spaesato, impaurito e quasi attonito in certi tratti. Alla fine ha dichiarato di sentirsi più sereno e tranquillo, ma l'atteggiamento in Aula è parso di tutt'altro tipo. A questo punto la prossima udienza diventa fondamentale, specie se i giudici comunicheranno il proprio responso in merito all'ammissibilità o meno della prova del DNA.