Mentre le indagini sul duplice omicidio di Pordenone proseguono senza l'individuazione di piste particolari, utili alla ricostruzione di quanto accaduto davanti al Palasport Crisafulli, c'è da evidenziare ai lettori che i volitivi familiari di Trifone Ragone sono determinati ad andare fino in fondo in questa triste storia. Hanno quindi dato mandato alla criminologa Roberta Bruzzone di effettuare alcuni rilievi tecnici che potrebbero dirci molte cose.

L'uso dello "Sky Hunter"- Ad entrare in campo è a questo punto lo "Sky Hunter", un particolare software capace di procedere alla mappatura di ogni cella telefonica rilevabile tra via Chioggia - residenza dell'invidiatissima coppia - e la zona dove sono stati assassinati.

Ci vorrà però del tempo in quanto i dati rilevati andranno poi messi a verifica con quelli dei tabulati ufficiali dei gestori telefonici operanti sul territorio. L'enorme mole di dati ci dirà (o per lo meno potrebbe dirci) se alcune delle persone interrogate sulla tragica vicenda della coppia uccisa ha mentito circa i suoi personali spostamenti di quella sera. Se l'assassino pedinò i due e, com'è probabile, aveva un cellulare con sé, c'è la possibilità di andare incontro alla svolta decisiva perché la possibilità di un pedinamento, a giudicare come si sono svolti i fatti, c'è tutta. Se però il killer è un professionista c'è anche la possibilità che abbia volontariamente evitato di portare il cellulare con sé proprio per evitare di incappare in questo tipo di inconvenienti.

Due giovani con tanta voglia di lavorare - Belli, dinamici, ma molto attenti al proprio aspetto fisico, Teresa Costanza (una laurea alla Bocconi e un buon lavoro presso un'Assicurazione) e il soldato-culturista Trifone Ragone erano originari del meridione ma si erano integrati alla perfezione in una città del nord come Pordenone.

Convivevano da circa un anno e ormai progettavano una famiglia duratura. Capire chi ha potuto odiare almeno uno di loro per arrivare a questo punto è il primo passo per ricostruire una trama alla quale manca totalmente la parte più importante, almeno fino ad oggi 6 agosto 2015: il movente del delitto. Si è a lungo ipotizzato che il vero obiettivo dell'assassino fosse Trifone (Teresa sarebbe stata uccisa per seconda, quale testimone) ma a pensarci bene l'uomo potrebbe essere stato ucciso per primo solo perché era quello tra i due che rappresentava il problema maggiore in caso di reazione. L'obiettivo principale poteva anche essere la donna. Nelle prossime settimane ne sapremo sicuramente di più.