Sarebbero due telefonate che Michele Buoninconti avrebbe fatto quella mattina del 24 gennaio 2014 alla moglie Elena Ceste ad incastrare l'uomo, così da ritenerlo il responsabile dell'omicidio della povera trentasettenne di Costigliole d'Asti.

Questa è la conclusione a cui sono giunti gli inquirenti e che è stata illustrata durante il processo a carico del quarantaseienne vigile del fuoco: il giudice per le indagini preliminari, Roberto Amerio, ha precisato che le telefonate sono state effettuate, per la precisione, alle 9.01 e alle 9.03 con cella iniziale 416 e finale 415.

In entrambi i casi la cella agganciata è proprio quella che si trova nella zona del rio Mersa, luogo in cui è stato poi rinvenuto, circa nove mesi dopo, il cadavere della povera Elena Ceste.

Omicidio Elena Ceste: ecco come Michele Buoninconti avrebbe agito quella mattina

Secondo la ricostruzione eseguita dagli investigatori, Michele Buoninconti uccise la moglie tra le 8 e 43 e le 8 e 55 di quella mattina, salvo poi portare il suo cadavere presso il Rio Mersa. In quel frattempo, il vigile del fuoco pensò a crearsi un alibi per non destare sospetti, telefonando ai vicini di casa (alle 8.55 telefonò a Marilena Ceste e alle 8.57 all'altro vicino Rava). Poi, le due sopracitate 'finte' telefonate alla moglie, provenienti proprio dalla zona del Rio Mersa.

A giungere a questa conclusione, è stato l'esperto Giuseppe Dezzani che, davanti ai giudici del Tribunale di Asti, ha dichiarato di aver effettuato, insieme ai carabinieri, diversi sopralluoghi nella zona e di essersi addirittura procurato dei dispositivi telefonici identici a quelli posseduti da Michele Buoninconti e da Elena Ceste quella mattina.

'Siamo stati quattordici volte sul posto' ha dichiarato Vezzani, procedendo poi allo studio accurato dei tabulati telefonici, fino a giungere alla sopra descritta conclusione finale.

Nel frattempo, Michele Buoninconti ha cambiato per la terza volta il proprio avvocato: questa volta ha deciso di affidarsi alla bravura dell'avvocato Giuseppe Marazzita che, dunque, sostituirà l'avvocato Chiara Girola che si era occupata della vicenda sin dal momento dell'arresto di Michele Buoninconti.