Resta molto alta l'attenzione mediatica per la vicenda Elena Ceste, trentasettenne residente nell'astigiano e precisamente a Costigliole con marito e figli, tragicamente scomparsa e poi ritrovata, in modo peraltro casuale, nel Rio Mersa. Per la morte della donna, molto legata alla famiglia e in particolare ai figli, i giudici sospettano di Michele Buoninconti, 45enne marito di Elena. L'uomo è per questo detenuto dal mese di gennaio 2015 ma si è sempre professato non colpevole. In sua difesa è stato chiamato un "nome" del mondo forense e precisamente Giuseppe Marazzita, figlio di Nino, noto avvocato romano.

Le novità

Giuseppe Marazzita sostituirà l'avvocato Chiara Girola, che era stata nominata d’ufficio. Questo "salto di qualità" ha una doppia chiave di lettura: da un lato potrebbe voler dire la consapevolezza di doversi difendere da accuse che si sono fatte col tempo più pesanti perché sostenute da maggiori riscontri, dall'altro potrebbe testimoniare una prova di forza, una maturata consapevolezza di potersi difendere in modo decisivo e credibile.

Elena Ceste scomparve dalla sua abitazione di Costigliole d’Asti l'ormai lontano 24 gennaio 2014. Il comportamento del coniuge sollevò presto perplessità ma il vigile del fuoco attualmente in carcere ad Asti continua a dire che non ha nulla a che vedere con la morte della compagna di vita, che secondo la ricostruzione per ora proposta dalla difesa sarebbe uscita deliberatamente di casa senza occhiali da vista e senza vestiti per avventurarsi verso una zona isolata distante circa un chilometro dall'abitazione di famiglia.

Qui sarebbe caduta o si sarebbe assopita fino a trovare la sua fine per assideramento: una ricostruzione abbastanza rocambolesca anche perché nessuno notò questa persona camminare nei modi descritti ed è chiaro che una donna nuda non può certo passare inosservata.

Una storia ancora tutta da scrivere

Sarà comunque il processo ad appurare cosa è davvero accaduto il 24 gennaio 2014.

Quel mattino la donna non accompagnò a scuola i suoi figli come tutti i giorni in quanto indisposta. A portarli a scuola ci pensò Michele Buoninconti. Al ritorno a casa Michele diede l'allarme: la moglie non c'era più.