Francesco Dora, collaboratore della nota rivista settimanale GrandHotel ed esperto del Santo Padre Pio da Pietrelcina (1887-1968) ha reso nota la storia di Elide Malavasi, una ricca ragazza, la cui vita cambiò radicalmente dopo aver conosciuto il Frate con le Stimmate. Elide (1895-1984) era figlia di un noto e facoltoso magistrato. Era bella, intelligente ed anche un pò ribelle; inizialmente non sapeva neanche chi fosse Padre Pio. Un giorno, una signora la avvicinò e le disse: "Il Frate, in sogno, mi ha spiegato come trovarti e vuole che tu vada da lui".
Da allora, i due lavorarono assieme, per concretizzare una grande opera, che oggi si chiama come lei. Stiamo parlando della Fondazione Elide Malavasi di Bologna, una vera e propria "cittadella dello studio", comprendente un liceo classico, scientifico ed un istituto di trasporti e logistica. La storia di conversione di Elide inizia negli anni '20, al tempo, la ragazza era già molto emancipata per quell'epoca: viaggiava infatti da sola, portava i pantaloni, fumava e dopo il diploma, aveva lasciato la casa paterna per cercarsi un lavoro.
Un incontro che le cambiò la vita
Elide Malavasi raccontò il suo fatidico incontro con il Santo beneventano nel suo diario ed in maniera davvero minuziosa. La Fondazione Malavasi, che abbiamo menzionatoprecedentemente, fu proprio un desiderio di Padre Pio, che riuscì a realizzare grazie all'aiuto della donna.
Elide, come abbiamo già dichiarato, conduceva una vita un pò scapestrata all'inizio, ma, come ella stessa annotò sulla sua preziosa agenda: "In maniera soprannaturale, nella mia vita, entrò Padre Pio". Quando la ragazza lo incontrò, divenne la sua figlia spirituale ed il frate la spinse a costruire il Pensionato Maschile del Sacro Cuore, la prima pietra di un progetto molto più grande che i due realizzarono insieme.
La Malavasi si dedicò per tutta la vita all'educazione dei giovinetti e, durante la seconda guerra mondiale, quando tutti, per ovvi motivi, tendevano a chiudere bene le proprie abitazioni, Padre Pio disse ad Elide: "Vedrai, non succederà niente". La donna continuò, nonostante il caos, gli spari ed il comprensibile timore, a passeggiare tranquillamente con i suoi allievi, per il cortile del collegio da lei costruito e, infatti, non accadde loro nulla.