Giovani prostitute si contendono il territorio a Caltanissetta. Giovedì sera la polizia è intervenuta in via Rochester dopo la richiesta d'intervento di due ventenni, cittadine rumene. Entrambe hanno dichiarato agli agenti che poco prima del loro arrivo nella zona, nelle vicinanze della rotatoria di viale Stefano Candura, erano state aggredite da due connazionali, coetanee. Pomo della discordia, senza tanti giri di parole, la zona di "competenza" e i "clienti", come avviene anche altrove. Prima di andare via, le protagoniste del "raid" punitivo avrebbero promesso di farle picchiare nel caso in cui le "intruse" avessero fatto ritorno da quelle parti.
Non solo, le donne aggredite hanno rivelato ai poliziotti che le stesse connazionali, insieme a due complici, si erano rese protagoniste di un'altra aggressione, in quella circostanza finalizzata a una richiesta di denaro in cambio di "tranquillità".
Due ventenni hanno riportato ferite
Le due ventenni, che durante l'aggressione di giovedì hanno riportato ferite in diverse parti del corpo, sono state soccorse dagli operatori del 118 e accompagnate all'ospedale Sant'Elia per le cure necessarie. Immediatamente sono scattate le indagini della Polizia. Nel volgere di poche ore sono state individuate e identificate quattro donne rumene, che sono state segnalate all'Autorità giudiziaria per minacce, lesioni gravi e tentata estorsione.
Attenzioni puntate su due, distinti, episodi di aggressione.
Al vaglio altri provvedimenti
Al vaglio della divisione Polizia anticrimine della Questura c'è, inoltre, l'applicazione della misura di prevenzione del cosiddetto foglio di via obbligatorio, con l'esplicito divieto di fare ritorno a Caltanissetta per almeno tre anni, già applicato nei confronti di altre connazionali.
Proseguono i controlli antiprostituzione da parte della Polizia nel capoluogo nisseno, su disposizione del questore Bruno Megale. Già identificate e segnalate diverse donne, in prevalenza cittadine rumene, per atti contrari alla pubblica decenza e false attestazioni rese a un pubblico ufficiale.