L'attuale dottrina non va bene: a dirlo è stato Krysztof Charamsa, il teologo gay polacco che alla vigilia del Sinodo ha annunciato al tutto il mondo la propria omosessualità. Su questo il teologo è stato chiaro: quello tra omosessuali è amore e merita di essere riconosciuto e di poter essere la base per una famiglia felice. Charamsa, nel fare coming out, ha anche presentato il compagno Eduard.
Il Vaticano, per tutta riposta, ha allontanato Charamsa dal suo ruolo, ovvero quello di segretario aggiunto della Commissione teologica internazionale vaticana.
Ma non solo: il teologo è anche un ufficiale per la Congregazione per la dottrina della fede. Per quanto riguarda gli impegni con il Vaticano, ha fatto sapere padre Lombardi, ci sarà poco da fare: Charamsa è già stato allontanato. Mentre il suo ruolo in Polonia, ha aggiunto Lombardi, sarà un problema del vescovo competente.
La risposta di Charamsa è stata rivolta direttamente alla Congregazione, definita come "il cuore dell'omofobia nella Chiesa". E sicuramente le esternazioni del teologo non avranno fatto piacere nemmeno ai 120 neoconvertiti che hanno scritto ai padri sinodali in difesa dei valori della Chiesa,