Non assisteremo a 'stravolgimenti dottrinali', avverte l'arcivescovo di Parigi, ma le sfide esistono e al Sinodo non si è andati certo per parlare del niente. Nell'omelia di domenica il Papa è stato chiaro ma fermo: quello che è avviato ieri non è certo un Parlamento dove prima di giungere a una decisione si passa per accordi e negoziati. La protagonista di questo Sinodo, che arriva a un anno dal sinodo straordinario convocato proprio da Bergoglio, sarà la famiglia in crisi.
Le critiche
Per permettere ai padri sinodali di affrontare nel concreto le problematiche delle famiglie, nel corso del Sinodo vengono presentati quattro casi concreti.
Le 'difficoltà' riguardano principalmente i conviventi e le coppie separate con un attenzione particolare rivolta ai figli di queste coppie, spesso vittime dei dissapori che si creano tra i genitori ormai in rotta. Su questa scia, verrà discussa anche la spinosa questione della comunione ai divorziati.
E mentre al Sinodo di parla della famiglia, fuori sono in diversi a manifestare la propria contrarietà nei confronti di "300 uomini non sposati e senza figli che parlano di famiglia e di matrimonio" ribatte secco Marco, 30 anni, che lo scorso sabato ha partecipato alla manifestazione nazionale per la laicità organizzata a Milano, accanto al Castello Sforzesco. E lui non è certo l'unico a pensarla così: il suo punto di vista viene sostenuto dai laici ma non solo.
Le critiche piovute addosso al Sinodo non sono certo poche come critici sono gli argomenti affrontati dalle persone che in questo momento si stanno confrontando fra loro e con Papa Francesco.
Gli argomenti delicati
Tra i temi trattati durante il sinodo, sicuramente quello dell'omosessualità è uno dei più delicati. La questione, che era già stata presa in considerazione, si è imposta nell'agenda dopo il coming out di un teologo polacco, Krysztof Charamsa, ora allontanato dal suo ufficio.
Su questo sarà l'assemblea a doversi pronunciare anche se pare necessario sottolineare come la decisione di Charamsa abbia incontrato anche il disappunto di Yayo Grassi, il cosiddetto allievo omosessuale di Papa Bergoglio.
E gli argomenti trattati dal Sinodo non hanno entusiasmato nemmeno un piccolo gruppo di neoconvertiti - sono poco più di un centinaio - che, armati di carta e penna, hanno scritto ai padri sinodali per ribadire il loro credo e l'attaccamento nei confronti del valori cattolici.
Tornando all'omosessualità, anche su questo punto il documento introduttivo è stato abbastanza chiaro, sostenendo che "gli uomini e le donne con tendenze omosessuali devono essere accolti con rispetto e delicatezza".
E dato cheil cardinale Peter Erdo ha ribadito che gli uomini di chiesa non dovrebbero subire pressioni su questo punto, paiono ancora più strane le misure adottate contro il teologo polacco Charamsa. L'importante, sembrano ribadire i padri sinodali, è il rispetto della persona. Non ci saranno invece aperture all'aborto, che la Chiesa considera come un vero e proprio omicidio.