Tra le pagine del libro di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, e ora dalla pellicola dell'ultimo film di Stefano Sollima - già regista di Gomorra e di Romanzo Criminale - emerge una Roma distrutta, tetra, bagnata da una pioggia incessante che fa da sfondo (e da colonna sonora) alla quotidianità di una classe politica corrotta, che va a braccetto col la criminalità.
Quello che viene tracciato è il profilo di Mafia Capitale tra politica, re di Roma, disperazione e corruzione. Trame già note nel 2013, anno di pubblicazione del libro di De Cataldo e di Bonini.
Così alla prima di Suburra si è presentato anche il Sindaco dimissionario Ignazio Marino, accompagnato da Gianni Caudo, assessore alla Trasformazione urbana.
Il Sindaco uscente non ha risposto alle domande dei giornalisti che gli chiedevano un commento su quanto emerso da Mondo Sommersoe da tutti gli atti giudiziari acui è ispirato Suburra. E nei confronti di Marino non si è risparmiato nemmeno Orfini che, proprio ieri, ha visto il film di Sollima.