Era il 1944 l’ultima volta che nel territorio francese un presidente dichiarava lo stato d’emergenza, oggi nel 2015 a seguito dei tremendi eventi che hanno scosso la Francia e tutta l’Europa, il presidente Francois Hollande è stato costretto a dichiarare lo stato d’emergenza in Francia.
La notte del 13 Novembre si è ormai guadagnata la sua pagina nera nella storia dell’Occidente e della lotta al terrorismo, quella sera la mano armata del ISIS è riuscita colpire duramente la Francia, realizzando il più cruento degli attacchi in territorio francese conosciuti dalla storia sin dai tempi della seconda guerra mondiale ed il secondo più grave attentato terroristico subito dall’Unione Europea.
Nel corso di questo 2015 la Francia è stata già colpita da altri attentati, sicuramente ricorderete gli attacchi alla redazione del giornale satirico Chrlie Hebdo ed al supermercato Kosher nel quale furono uccise 17 persone, così come hanno fatto scalpore l’assassinio Aurelie Chatelain e l’attentato su un treno ad alta velocità sventato da tre marines americani in vacanza ed un cittadino britannico. Eppure nessuno di questi episodi può essere paragonato alla brutalità di quanto accaduto a Parigi il 13 Novembre dove a perdere la vita sono stati 129 innocenti ed il numero di feriti supera le 300 persone, un piano ben organizzato ed orchestrato in modo tale da colpire in più punti contemporaneamente scatenando il terrore.
Gli attentati parigini del 13 novembre
La furia omicida è scoppiata attorno alle ore 21.20 quando un kamikaze si è fatto esplodere nella strada che corre lungo lo “Stade de France” dove si giocava la partita tra Francia e Germania: quella esplosione è stato il segnale per sguinzagliare i “commando” della morte che a bordo di una Seat nera hanno raggiunto i ristoranti Carillon e Petit Cambodge siti nell’undicesimo distretto, aprendo il fuoco sulla folla e causando le prime 15 vittime e diversi feriti.
Un’altra esplosione percuote lo stadio e la Seat nera raggiunge la Bonne Biere e miete altre 19 vittime, contemporaneamente in un locale del boulevard Voltaire un terrorista si fa esplodere dopo aver ordinato da bere. Ciò che resterà impresso nella mente di tutti però, è la brutalità dell’attacco sferrato al Bataclan dove si esibivano gli Eagles of Death Metal: dopo circa mezz’ora di musica un commando irrompe e spara all’impazzata sulla folla e dopo tre ore di terrore il conto sale ad 89 morti.
L’ultima esplosione si consuma alle ore 21.53 a circa 400 metri dallo stadio, la notte di terrore termine alle ore 00.20. Le conseguenze di questa strage sono state dure: Hollande ha dichiarato lo stato di emergenza e la chiusura delle frontiere, una caccia all’uomo ha portato all’identificazione di alcuni degli otto terroristi coinvolti nell’attacco ed uno è risultato essere un cittadino francese. L’indignazione e le paura hanno colpito però tutta l’Europa che dopo aver chiuso gli occhi davanti agli eventi del Beirut, colta dalla paura e dalla rabbia adesso grida a gran voce l’ingresso in Siria. La reazione militare non tarda ad arrivare e Parigi ha risposto con raid aerei contro posizioni dell’Isis a Raqqa, capitale dello stato islamico. L’attentato di Parigi è stato il lascia passare per gli USA che adesso sono pronti a sostenere la Francia in questa guerra sempre più spietata.