Dopo i tragici fatti di Parigi divenerdì 13 novembre, a dichiarare guerra all'Isis non sono state solo Francia e Russia, ma anche il gruppo di hacker Anonymous. Il quale ha lanciato un'autentica missione: "Operazione Parigi". All'indomani degli attentati, sul web è circolato un video stile tg, che ritrae una persona in giacca e cravatta con la consueta maschera di Guy Fawkes, eroe dei popoli del film ''V per Vendetta''. Il 'presentatore' dichiara: "Noi non ci arrenderemo, noi non perdoneremo e faremo tutto ciò che è necessario per mettere fine alle loro azioni".

Promettendo di smascherare i terroristi. È stato anche annunciato un hashtag: #OpParis. D'altronde, la guerra ormai ha cambiato volto: non ha più frontiere geografiche e si combatte anche in rete. Ma Anonymous ha lanciato anche un allarme riguardante la possibilità che si verifichino otto attentati simultanei in altrettanti Paesi, per una sorta di ''giornata del terrore''. Scopriamone di più.

Anche Italia e ancora Francia tra gli obiettivi

Secondo gli hacker, che si professano paladini del web, gli jihadisti stanno preparando una vera e propria "giornata mondiale del terrore". Come detto, si tratterebbe di otto attacchi contemporanei in altrettanti Paesi. Tra essi, non manca l'Italia (costantemente minacciata da tempo ormai), ma anche, e ancora, la Francia; già più volte colpita nell'ultimo anno.

In una dichiarazione, poi smentita, Anonymous avrebbe anche divulgato la presunta lista degli obiettivi dei terroristi. Tra essi figurerebbero anche il Vaticano e il Papa. In altre parole, la città italiana più a rischio resterebbe Roma. Ma ciò, in fondo, è un dato già conosciuto, anche in vista del Giubileo. Grossa attenzione è rivolta pure a Milano, che fortunatamente ha già superato indenne la prova Expo.

Anonymous avrebbe anche detto di aver avvisato i governi degli stati coinvolti prima di diffondere la notizia in rete. Resta però ignota la data di questo giorno dell'apocalisse.

Tra gli obiettivi anche la Torre Eiffel, apprensione in Belgio

Altro obiettivo sembra essere la Torre Eiffel, simbolo da oltre un secolo di Parigi e della Francia tutta.

Ovvero, da quando è stata realizzata a fine '800 per l'Expo svoltosi nella capitale transalpina. D'altronde, dopo i fatti del tredici novembre, il monumento è stato più volte chiuso al pubblico. In forte apprensione resta però anche il Belgio, letteralmente ''chiuso per terrorismo'' da sabato. Soprattutto la capitale Bruxelles. Stamane c'è stato anche un maxi-blitz, ma pare che la ''primula rossa'' Salah sia ancora in fuga, presumibilmente su una Bmw.