Dovrebbe trattarsi di un pezzo di spazzatura spaziale o ‘space debris’ quello denominato WT1190F, che entrerà nell’atmosfera terrestre il prossimo venerdì 13 novembre, e che secondo gli scienziati dovrebbe inabissarsi nell’Oceano Indiano a circa 100 chilometri al largo delle coste dello Sri Lanka. È stato avvistato per la prima volta il 9 ottobre dal telescopio di 2,2 metri di diametro installato sul Mauna Kea nelle Hawaii. Non si è ancora spenta l’eco del piccolo asteroide che è passato vicino al nostro pianeta ad Halloween, e già dobbiamo pensare al prossimo evento di ricaduta su di noi.
Tenuto sotto controllo dall’Esa
L’oggetto ancora non meglio identificato è stato scoperto dal Catalina Sky Survey e monitorato in continuazione dal Neocc (Near Earth Object Coordination Centre) dell’Esa, Agenzia Spaziale Europea. In un comunicato si afferma che l’oggetto dovrebbe avere un paio di metri di diametro, quindi relativamente piccolo, e probabilmente una parte significativa, se non tutto, brucerà all’ingresso della nostra atmosfera per l’attrito con gli strati densi. Si aggiunge inoltre che è sicuramente un manufatto umano, magari un vecchio satellite o un pezzo di un razzo vettore. I detriti spaziali possono essere molto pericolosi specie ora che si parla di turismo ai confini della nostra atmosfera.
Gli scienziati hanno calcolato il rientro per le 8:20 ora italiana, assicurando che non sarà una minaccia per l’uomo proprio perché destinato a ricadere in pieno oceano.
È ancora un mistero la sua origine
La natura dell’oggetto rimane per ora un mistero. Jonathan McDowell, astrofisico che lavora presso il Centro Harvard-Smithsonian per l’astrofisica di Cambridge, Massachusetts, ha affermato in un’intervista che il pezzo che ricadrà potrebbe far parte di uno motore razzo esaurito, una pannellatura staccata da una recente missione lunare o anche un antico detrito risalente alle missioni Apollo.
Il Neocc dell'Esa considera il detrito WT1190F come una preziosa opportunità per comprendere alcune meccaniche di rientro:‘In primo luogo, l'oggetto è interessante per capire meglio il rientro di satelliti e detriti dalle orbite alte, ed in secondo luogo ci fornisce l'occasione ideale per testare la nostra disponibilità per eventuali eventi futuri che coinvolgano un asteroide, dal momento che i componenti di questo scenario, da quando si scopre che impatteranno sulla Terra, sono tutti molto simili.’