Le novità al 18 novembre 2015 relativamente al processo al carpentiere Massimo Giuseppe Bossetti, sempre presente in aula durante il processo di Bergamo con una certa compostezza, riguardano alcune riflessioni proposte dall'esperto Andrea Piccinini (genetista), il quale chiarì a suo tempo che Guerinoni era geneticamente il soggetto padre del cosiddetto "Ignoto 1", risultato poi essere Bossetti. Piccinini ha spiegato di aver prelevato dalla salma frammenti e tessuti, unghie e un pezzo di osso femorale. È stato confrontato il Dna dell’autista di Gorno Guerinoni con quello di Ignoto 1 e c’è stata corrispondenza su 28 marcatori su 28.

Il test è stato ripetuto e ha dato lo stesso risultato, corrispondenza totale, ma i legali dell'imputato lamentano talune incongruenze nel grafico che rappresenta le tracce del Dna.

È emerso che effettivamente vi sono stati degli errori nel trascrivere i dati, apparentemente senza conseguenze sull'esito complessivo. Questo passaggio sembra tuttavia favorevole alla strategia della difesa e ha provocato un certo disorientamento in aula. Bisogna riflettere bene sul fatto che gran parte della credibilità della tesi difensiva si regge sulla eventuale mancanza di totale certezza sull'esito dell'esame del dna trovato sugli indumenti di Yara Gambirasio e in particolare sui suoi leggins. La giovane fu abbandonata ferita nel campo di Chignolo.

È morta per l'intenso freddo di una notte affrontata senza forze a causa delle ferite da arma da taglio ricevute. Bossetti, che fu tratto in arresto mentre era impegnato al lavoro in un cantiere, si è sempre dichiarato estraneo ai fatti.

Nella fase iniziale delle indagini si sospettò di un operaio extracomunitario risultato poi estraneo ai fatti.

Il suo coinvolgimento era stato dovuto a un banale errore di traduzione dalla sua lingua all'italiano. In seguito si ipotizzò una sorta di vendetta nei confronti del padre di Yara, imprenditore, ma tale pista è stata poi abbandonata. Yara Gambirasio era una tredicenne che aveva un ottimo rendimento scolastico, che si impegnava molto anche nello sport. Su un suo polsino sono state trovate tracce ematiche riconducibili a una sua insegnante di ginnastica e tale novità potrebbe anche aprire nuovi scenari.