Il presidente Usa Barack Obama, che si sta preparando a celebrare il Natale con la sua famiglia alle Hawaii, ha inviato ieri preghiere per i cristiani perseguitati, in particolare nei territori controllati dallo Stato Islamico gruppo jihadista (ISIS)."In alcune parti del Medio Oriente, dove le campane della Chiesa hanno suonato secolarmente per celebrare il Natale, quest'anno resteranno in silenzio", ha detto in una dichiarazione rilasciata dalla Casa Bianca. "Questo silenzio comporta una tragica testimonianza delle atrocità brutali contro le comunità da parte dei membri dell’ISIS", continua.
Obama aggiunge che lui e sua moglie Michelle nonostante siano pronti a festeggiare la festività più sentita dalla comunità, sono consapevoli del fatto che "molti dei nostri fratelli cristiani non godano dello stesso diritto" di celebrare pubblicamente e che "coloro che sono stati espulsi dalle loro case con la violenza e persecuzioni incalcolabili sono particolarmente presenti nei cuori e nelle loro menti ".
Le dichiarazioni rilasciate dal vincitore del Nobel per la pace sono rivolte principalmente a coloro che abitano nella penisola araba e che da almeno cinque anni, periodo in cui in essa si sono accesi tantissimi conflitti politico-religiosi, sono vittime di persecuzioni da parte dei fautori della millenaria sharia islamica.
Stati come Iraq, Iran ed Arabia Saudita difatti, ogni anno condannano e massacrano centinaia di cittadini a causa del reato di apostasia senza che il mondo occidentale possa o meglio voglia far nulla.
Le date più importanti dell'ultimo quinquennio
- 31 Ottobre 2010: Al Qaida uccide 53 cristiani riuniti in preghiera in una chiesa di Baghdad
- 1 Marzo 2011: inizio della guerra civile siriana
- 12 Settembre 2012: Papa Benedetto XVI compie il suo viaggio apostolico in Libano
- 29 Giugno 2014: proclamazione del califfato
- 27 Marzo 2015: la Francia convoca consiglio di sicurezza dell' ONU, in difesa dei cristiani d'oriente
- 4 Aprile 2015: Papa Francesco denuncia le persecuzioni delle minoranze cristiane e condanna il massacro di Garissa ( 152 cristiani massacrati)