Massimo Bossetti, il muratore ritenuto responsabile dell'omicidio di Yara Gambirasio, è stato autorizzato oggi dal giudice di sorveglianza a uscire temporaneamente dall'istituto penitenziario in cui si trova detenuto per andare a visitare, scortato dai poliziotti penitenziari, la camera ardente del padre legittimo, il signor Giovanni Bossetti, morto il 25 dicembre scorso nell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Stamattina intorno alle ore 11, l'artigiano accusato del femminicidio della tredicenne scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata cadavere il 26 febbraio 2011, è stato accompagnato all'ospedale di Bergamo per rendere l'estremo saluto al padre deceduto a 75 anni per una brutta malattia aggravatasi dopo l'arresto del figlio.

Bossetti esce dal carcere per l'estremo saluto al padre

Il muratore ha avuto la possibilità di rimanere nella camera ardente per circa quaranta minuti. Subito dopo la visita, a bordo di un furgone blu della polizia penitenziaria, è stato accompagnato di nuovo in carcere. Nel momento in cui è arrivato Massimo Bossetti, all'interno della camera ardente del padre c'erano anche la mamma Ester Arzuffi, la sorella gemella Laura Letizia Bossetti e altri parenti. Il manovale era entrato nell'ospedale bergamasco da un ingresso sul retro. Presenti sul posto, secondo quanto riportato dall'Ansa, solo un cronista e due fotoreporter, tenuti a distanza dalle forze dell'ordine.

Casa Yara Gambirasio, il processo riprende l'8 gennaio

Non c'era oggi la classica folla di giornalisti, forse anche perché ancora non si sapeva se la visita di Massimo Bossetti nella camera ardente del padre veniva autorizzata o meno e quando. O anche perché a famiglia Bossetti, ieri, tramite il proprio legale di fiducia, aveva chiesto ai mezzi di comunicazione "rispetto per il dolore" dei familiari in questi giorni di lutto.

L'imputato per il femminicidio della piccola Yara è apparso oggi alquanto turbato. Ancora si attende la decisione sulla sua partecipazione o meno al funerale del padre legittimo che si terrà martedì prossimo, 29 dicembre, a Terno d'Isola. Mentre il muratore tornerà in aula davanti ai giudici per l'udienza del processo il prossimo 8 gennaio.