A Caltanissetta, i carabinieri hanno fermato cinque immigrati nigeriani, di età fra i 23 e i 40 anni, domiciliati nel centro storico, per riduzione in schiavitù, sequestro di persona, violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione. Sono indagati anche per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Su due dei cinque non grava alcun precedente penale. I provvedimenti di fermo d'indiziato di delitto sono scattati dopo la denuncia di una studentessa universitaria ventenne, italiana, presentata nel pomeriggio di venerdì scorso alla Tenenza dei militari dell'Arma di San Cataldo.
La ragazza ha dichiarato di essere stata sequestrata e violentata da cinque sconosciuti per cinque giorni, dopo che domenica sera era stata accompagnata dalla madre nel centro storico di Caltanissetta. Successivamente, in compagnia di alcuni amici, sarebbe andata a una festa in un casolare di campagna.
L'incubo dopo il risveglio
La giovane ha detto ai carabinieri che quella sera, dopo aver bevuto alcolici, avrebbe perso i sensi, risvegliandosi nella mattinata del giorno successivo, senza vestiti, in un letto di un'abitazione fatiscente, occupata da immigrati. Gli stranieri le avrebbero sottratto anche documenti e cellulare. Nello stesso luogo sarebbe stata ripetutamente drogata e costretta a diversi rapporti sessuali anche con altri stranieri dietro pagamento di una somma che sarebbe stata intascata da uno dei fermati.
La ventenne, alla quale sono stati rasati i capelli, sarebbe stata controllata a vista. Venerdì pomeriggio, sarebbe riuscita a fuggire indossando abiti da uomo trovati nella stessa casa.
Le indagini proseguono
Tornata in libertà, la ragazza avrebbe contattato i genitori, con i quali si è presentata ai carabinieri per denunciare la vicenda.
Padre e madre della ventenne avrebbero tentato ripetutamente di rintracciarla per tutti i cinque giorni, decidendo di chiedere aiuto ai carabinieri venerdì mattina. All’inizio non si erano preoccupati particolarmente, in quanto la giovane spesso non rincasava e dormiva da amici. I carabinieri sono stati accompagnati dalla ventenne nel luogo in cui sarebbe stata tenuta segregata, dove sono stati trovati diversi effetti personali della stessa.
Qui sono stati fermati i cinque, uno dei quali avrebbe tentato invano la fuga. Sono stati rinchiusi, tutti, nel carcere Malaspina, a disposizione dell'Autorità giudiziaria. Posti sotto sequestro sostanza stupefacente e due coltelli. Nella serata di venerdì la giovane è stata accompagnata all'ospedale Sant'Elia per accertamenti clinici. Ieri l'udienza di convalida, durante la quale i nigeriani hanno negato tutte le accuse. Il Gip ha convalidato i cinque fermi. Le indagini proseguono.