Nuove minacce degli integralisti islamisti contro l'Italia.Al Qaeda ha diffuso un nuovo video nel Maghreb con il quale torna a minacciare l'Europa, in particolare il nostro Paese e la Spagna. La notizia è stata diffusa dal Site, il sito che si occupa prevalentemente di fatti di cronaca che riguardano i gruppi jiahdisti. Si tratta del secondo video in pochi mesi che contiene toni molto duri nei confronti dell'Italia.

Napoli e Roma nel mirino

"Colpiremo Napoli...Roma...Madrid. Le esplosioni saranno ovunque" sono le parole del milziano di Al Qaeda contenute nell'inquietante messaggio video.

L'organizzazione fondata da Osama Bin Laden torna dunque a far sentire la propria voce. Lo scorso 11 dicembre era stato il turno dell'Isis che in alcune immagini messe in Rete aveva minacciato la conquista di Roma mostrando tre carri armati che avanzavano verso il Colosseo ed altri importanti siti della capitale.

Individuato il presunto terrorista ucciso a Parigi

Intanto le forze di polizia parigine hanno individuatoil presunto terrorista ucciso questo pomeriggio davanti al commissariato della zona di Montmartre. Si tratta di un cittadino marocchino di 20 anni, con alle spalle precedenti penali. Era stato infatti arrestato nel 2013 nel sud-est della Francia, a Sainte Maxime, dopo un furto. Nella circostanza aveva dichiarato agli agenti che lo avevano tratto in arresto di chiamarsi Sallah Ali.

Il riconoscimento odierno è stato possibile grazie alle sue impronte digitali presenti negli archivi di polizia. Nel foglio di carta che è stato trovato sul suo corpo, oltre alla bandiera dell'Isis erano scritte parole minacciose. Si faceva infatti riferimento ad una vendetta per vendicare i morti in Siria.Gli inquirenti ci vanno comunque cauti a parlare di "atto terroristico", considerato che al momento ci sono indagini in corso.

L'uomo avrebbe comunque agito da solo, non ci sarebbero altri complici. Da verificare anche la testimonanza di una donna che ha riferito agli investigatori di "un uomo non armato" che oltretutto sarebbe stato ucciso dai poliziotti "mentre teneva le mani in alto". Parole che farebbero pensare ad una reazione spropositata delle forze dell'ordine.