Uno dei momenti più difficili per una donna, è il momento in cui porterà alla luce il figlio avuto in grembo per nove mesi e a cui ha dato tutte le sue preoccupazioni. Questo tempo porta la futura mamma a prendere coscienza del suo 'cambiamento', accompagnandosi ai timori che portano l'avvicinarsi dell'evento, ma sempre più spesso questa felicità è fatta di cronache che ne impediscono il lieto evolversi. Oggi un'altro caso riportato dai media ci informa di Giovanna Lazzari, una ragazza di trent'anni all'ottavo mese di gravidanza, che mercoledì 30 dicembre, arrivata al pronto soccorso dell'Ospedale Civile di Brescia in gravi condizioni, è stata accolta dai medici e sottoposta alle analisi urgenti del caso, solo la mattina dopo viene sottoposta a intervento chirurgico per il taglio cesareo alfine di portare alla luce il nascituro e alleviare le sofferenze.

Sfortunatamente un'imprevisto porta alla scoperta del bimbo morto e all'urgenza di portare la donna in rianimazione dove qualche ora dopoavviene anche il suo decesso.

Tante vite spezzate

Su questo evento sta indagando la procura di Brescia dopo aver disposto l'autopsia su entrambi i cadaveri per stabilire la causa della mortedel neonato e quello della madre. A questo caso si aggiungono gli altri due decessi verificatisi durante la gravidanza, quello del 29 dicembre a Bassano del Grappa dove muore, all'età di trentacinque anni la Blogger Marta Lazzarin, ricoverata dopo forti dolori all'addome e uno stato febbrile elevato; la ragazza è al settimo mese di gravidanza e i medici, viste le gravi condizioni di pericolo in cui si trova, decidono di farla partorire; anche questo caso racconta la trama di un bimbo morto a cui segue, subito dopo, la stessa sorte alla madre dovute a cause respiratorie.

La lista prosegue con il decesso della trentanovenne Angela Nesta, il 27 dicembre all'ospedale di Torino, dove muore insieme alla sua bambina e la spiegazione del loro decesso viene data agli ispettori del Ministero della Salute, motivandola come un'inspiegabile rara complicanza. A questi tre casi si aggiunge la sorte a metà della giovane ventitreenne morta in casa al nono mese di gravidanza, i medici degli Ospedali riuniti di Foggia, arrivata in ospedale ormai morta, riescono con un cesareo post-mortem a salvare la vita alla sua bambina.

Tre decessi in sette giorni

Questi decessi ospedalieri sono al vaglio delle rispettive Procure che indagano per omicidio colposo, allarmati dalla strana coincidenza di fatti verificatisi nell'arco di sette giorni. Il Ministero della Salute parla di una concentrazione di elementi che non devono allarmare, perché dice essere parte di quei casi che rientrano nella problematica dei rischi che si evincono tra la gestazione e il parto, e a questo punto precisa che in Italia abbiamo il tasso di mortalità 'natale' più basso del mondo, equivalente a quattro decessi ogni centomila nascituri; queste statistiche sarebbero equiparate solo a quelle francesi e a quelle del Regno Unito.

La perplessità lascia spazio a eventuali pensieri e riporta ai resoconti numerici dell'Istat che comunicano la nascita di circa 500mila bambini l'anno; quindi, se per ogni 100mila nascituri le statistiche dicono che ne muoiono quattro, ciò sta a significare che alla lista di questa cronaca potrebbero aggiungersi altri diciassette decessi.