Hanno uno sviluppo in parte inatteso le indagini relative al duplice delitto della coppia di Pordenone formata dal bel soldato Trifone Ragone e dall'impiegata Teresa Costanza, in quanto al 14 marzo 2016 sta emergendo in tutta la sua sorprendente complessità la figura di Rosaria Patrone. Si tratta, come molti di voi sapranno, della compagna di vita di Giosuè Ruotolo. Quest'ultimo è il militare, collega di Trifone Ragone, sospettato di avere sparato ai due con premeditazione, dopo aver raggiunto la coppia nel parcheggio del complesso sportivo frequentato da Trifone stesso, noto appassionato di bodybuilding.
Messaggi dall'account falso
Secondo le ultime notizie Rosaria Patrone avrebbe mandato - il condizionale è d'obbligo - molti sms a dir poco inquietanti allo stesso Giosuè, allo scopo di simulare uno stato mentale a dir poco precario. Perché tutto questo? Forse per giustificare, almeno parzialmente, le molestie poste in essere contro i due attraverso un noto socialnetwork e precisamente attraverso un falso account. Secondo gli inquirenti Trifone aveva scoperto da quale computer provenivano i messaggi diretti a Teresa ed aveva quindi deciso di affrontare a viso aperto Giosuè Ruotolo per chiedere spiegazioni. I due sarebbero venuti alle mani. Da notare che Rosaria Patrone, studentessa di 24 anni indagata per favoreggiamento in questa triste vicenda, non si è presentata per l'udienza di convalida di fronte al Gip.
Al momento la giovane si trova agli arresti domiciliari mentre il suo compagno Giosuè Ruotolo è ristretto in carcere in attesa di giudizio.
Il timore di essere denunciato
A questo punto Trifone Ragone avrebbe deciso di denunciare l'ex coinquilino e collega e proprio questa sua decisione avrebbe creato una forte ansia in Giosuè Ruotolo, che temeva anche per la sua carriera, visto che voleva entrare in Guardia di Finanza.
Sarebbe quindi da ricercare in queste premesse il movente del delitto. Teresa Costanza sarebbe dunque morta in quanto persona ben informata dei fatti nonché testimone dell'agguato. Nelle prossime settimane ne sapremo di più.