A Piazza S. Lorenzo in Lucina, nel centro storico di Roma, si è consumata una tragedia che, purtroppo, ha mietuto un morto. A causa di una bombola di gas, posta in un seminterrato, con ingesso su Via del leoncino 17, si è originato un incendio al barCiampini. Come mai quella bombola era lì? Si ritiene servisse al personale del bar per alimentare le stufe a fungo poste nel locale d'inverno. Al momento della fuga di gas, erano presenti tre dipendenti dei quali però solo due sono riusciti a mettersi in salvo. Il terzo, un filippino, E. B. M. di quarantotto anni, ha perso la vita nell'esplosione, nonostante sia stato trasportato immediatamente all'ospedale Santo Spirito.
Purtroppo non c'è stato nulla da fare.
Un'esplosione divampa e sconvolge i clienti del bar Ciampini
Dal seminterrato, le fiamme sono arrivate in men che non si dica fino al bar, terrorizzando i clienti, fino ad allora tranquilli, che sono scappati in preda alla paura e travolti da una nube di fumo. I vigili del fuoco sono accorsi sul posto immediatamente ma hanno avuto qualche difficoltà nel trovare il morto:il dipendente filippino che era addetto, assieme agli altri due colleghi, al trasporto di merci dal bar ad un magazzino, scorto poi svenuto in un angolo. In verità è stato piuttosto difficile mettersi in salvo poiché la fuga di gas è stata improvvisa e repentina, senza lasciare il tempo di trovare scampo.
Una tragedia del genere non può che lasciare senza parole, anche perché nessuno può considerarsi immune dal verificarsi di tali spiacevoli eventi, così improvvisi ed impensabili per coloro che si recano ad un bar con l'intento di trascorrere qualche ora piacevolmente, magari lontano dalle preoccupazioni quotidiane. Romapiange adesso la morte di una persona che si trovava sul luogo della tragedia al solo scopo di svolgere diligentemente il proprio lavoro, in un paese straniero, con tutti i disagi che ciò comporta. Ed è proprio in questo paese, meta di sogni e di aspettative, che il povero dipendente filippino ha dovuto porre fine alla sua esistenza.