Dopo varie novità in tema di infrazione stradale, c' è anche quella di colui che si mette alla guida della propria auto in stato di ebbrezza e può risultare indenne da conseguenze penali, se all'alt delle autorità, rifiuta di sottoporsi alla prova dell'alcoltest. Tale principio è stato affermato da una recente sentenza delle Sezioni Uniti della Corte di Cassazione (n.13682/16). Si esclude quindi la punibilità, ma solo in particolari ipotesi. Queste ultime sono definite ipotesi di particolare tenuità del fatto, ossia, quando il comportamento del conducente valutato nel complesso, non risulti particolarmente difforme dalla pretesa astratta del nostro ordinamento.

Il tutto può sembrare paradossale. La stessa Cassazione chiarisce che l'applicabilità del suddetto beneficio non va concesso a priori e in via astratta. L'applicazione dipende da una valutazione in concreto effettuata dal giudice. Ogni caso, dunque, può essere diverso da un altro.

Indagine concreta della condotta di ogni singolo conducente

La legge è uguale per tutti, ma le circostanze sono diverse per ogni singolo individuo. Per la Cassazione, non è il reato di guida in stato di ebbrezza a risultare bagatellare, ma la fattispecie concreta. L'esclusione della punibilità per la particolare tenuità del fatto, costituisce il connotato di una pura tecnica deflativa che non si risolve nella abolizione astratta di un reato.

Al contrario, si valutano le circostanze concrete dell'accaduto e in caso di basso disvalore dell'offesa arrecata, l'ordinamento consente il non esercizio dell'azione penale. Assumono un ruolo rilevante, oltre tali indici sintomatici, anche le eventuali dichiarazioni riportate nel verbale dalle autorità locali.

Se il conducente in questione viene descritto in un atteggiamento caratterizzato da pupille eccessivamente dilatate, stato confusionale, difficoltà di parola, stato di particolare agitazione, ecc., in tale ipotesi, difficilmente il giudice potrebbe determinarsi verso l'archiviazione.

La maggiore preoccupazione consiste nel fatto che tutto ciò possa concludersi in una mera clausola di stile nei provvedimenti, pressoché inutile. Tale operazione che consente al giudice di valutare concretamente la tenuità o meno del rifiuto dell'alcoltest, è particolarmente complessa, in quanto è difficile qualificare la giusta soglia che connota un fatto come reato con tutte le conseguenze penali derivanti dalla legge. Spesso i reati si verificano in tutti i loro estremi, anche senza la previsione delle condizioni per la particolare tenuità del fatto.