Dopo l'arresto di Abdeslam Salah era diventato il latitante numero uno in Europa. Mohamed Abrini, sarebbe "l'uomo col cappello", comparso nel famoso video girato dalle telecamere di sicurezza dell'aeroporto Zaventem nel giorno degli attentati del 22 marzo:colui che ha accompagnato i due terroristi suicidi. Abrini è stato arrestato oggi in Belgio, nella zona di Anderlecht.

Per Salah è come un fratello

Il quartiere di Anderlecht è vicinissimo a Molenbeek, il sobborgo di Bruxelles dove si registra la più alta concentrazione di estremisti islamici entro i confini belgi.

Si tratta del luogo dove è terminata la fuga del pericoloso terrorista affiliato all'Isis. Insieme a Salah, amico di infanzia, praticamente un fratello, Mohamed Abrini avrebbe messo in atto dal punto di vista operativo le stragi di Parigi e Bruxelles. Trentuno anni, di nazionalità belga ma originario del Marocco, Abrini si trovava alla guida della Renault Clio usata per gli attacchi. L'ultima volta era stato avvistato in Francia, due giorni dopo gli attentati di Parigi dello scorso novembre, nei pressi di una stazione di benzina. In quella circostanza era insieme a Salah.

Una famiglia votata all'Isis

Secondo indiscrezioni raccolte dalle forze dell'Europol, Mohamed Abrini sarebbe stato in Siria per un arco di tempo imprecisato.

Lo Stato Islamico è praticamente una questione di famiglia per gli Abrini visto che i due fratelli minori si sono votati come lui alla jihad. Souleyman Abrini è morto a settembre del 2014 in Siria, il più giovane faceva invece parte della cellula islamista di Abdelhamid Abaaoud, considerato il vero "cervello" degli eccidi di Parigi.

Mohamed Abrini ha inoltre piccoliprecedenti penali in Belgio per episodi di microcriminalità, in particolare una condanna per rapina.

Altre due persone in manette

La polizia belga ha arrestato altre due persone ma per il momento sulla loro identità viene mantenuto il massimo riserbo. Uno dei due, secondo indiscrezioni, potrebbe essere Osama Krayem, l'uomo visto insieme a Khalid El Brakraoui alla fermata della metropolitana di Peillon, prima dell'attentato alla Maelbeek dove è morta, tra gli altri, l'italo-belga Patricia Rizzo. Il terzo arresto sarebbe addirittura Abu Amri, considerato il vero "regista" degli attentati nella capitale belga.