Tragedia a Torino: un neonato di origini ghanesi è morto dopo gli effetti collaterali dovuti a una circoncisione"casereccia"effettuata per motivi religiosi.

Secondo quanto riporta il quotidiano "Il Messagero", la madre, che aveva deciso di somministrargli una dose molto forte di paracetamolo, è stata denunciata "per omicidio colposo e concorso con persona ignota nell'esercizio abusivo dell'attività di medico", mentre il medico che ha effettuato l'operazione ha fatto perdere le tracce di sé.

Inoltre, sempre stando al "Messaggero" si sta valutando la posizione del padre, il quale risulta anche non essere in possesso del permesso di soggiorno.

La solidarietà su Facebook

La tragedia è avvenuta all'interno delle case occupate di un'ex istituto scolastico, oggi ribattezzato "Spazio Popolare Neruda".

Solidarietà alla madre è stata espressa dagli occupanti dello "Spazio Popolare Neruda" e dai militanti simpatizzanti su Facebook.

Nella pagina ufficiale dello stesso "Spazio Popolare Neruda", si legge che "Ci stringiamo intorno al dolore della famiglia per la perdita del loro bimbo avvenuta questa mattina", e che "L'unica cosa che chiediamo è la solidarietà e il cuore di tutti coloro che attraversano lo spazio popolare Neruda".

Secondo quanto riportato da "Repubblica", all'interno degli edifici occupati vivono perlopiù famiglie di origine extracomunitaria e anche qualcuna italiana rimasta senza casa e le occupazioni erano state possibili grazie al sostegno offerto dai centri sociali locali e dallo "Sportello Prendocasa" ad esso collegati.

La circoncisione rituale e le mutilazioni genitali

La circoncisione rituale è una pratica che viene effettuata nell'Islam così come nell'ebraismo per questioni di ordine religioso.

Spesso e volentieri, in Medio Oriente e in Africa la circoncisione islamica viene utilizzata insieme ad altre tecniche di "mutilazione genitale" pre-islamiche e tribali, e da qui nasce anche il tragico fenomeno delle "mutilazioni genetiche femminili".

Inoltre, c'è da segnalare che capita abbastanza spesso che la circoncisione rituale viene fatta senza l'adeguato livello sanitario che ci dovrebbe essere, questo per ovvi motivi sopratutto all'interno delle comunità di migranti in Italia e in altri Paesi europei.