Mauro Merlino ha vinto la sua battaglia in tribunale con Equitalia: è stato assolto dall'accusa di aver diffamato l'ente, dopo una vicenda giudiziaria iniziata nel 2012. Mauro, 45enne modenese rimasto disoccupato nel 2011 a seguito della delocalizzazione dell'azienda dove lavorava, era, ed in tono minore,è ancora oggimolto attivo e seguito su Facebook, dove in passato divulgava video ed immagini, "mettendoci la faccia", in cui rivolgeva pesanti accuse allo Stato italiano ed a Equitalia, che decise di denunciarlo.
La denuncia di Equitalia
In uno dei tanti video che Merlino pubblicava su Youtube, e che talvolta diventavano "virali" sui social network, Merlino accusò Equitalia di istigare al suicidio le persone.
Un'accusa che in rete viene mossa frequentemente, dai commentatori, laddove sia in corso un dibattito sull'ente, in articolidi blogger indipendenti, fino a pagine e gruppiFacebook creati per manifestare dissenso verso Equitalia. Però il video di Merlino non passò inosservato, e Attilio Befera, che nel 2012 era alla guida dell'Ente, decise di sporgere denuncia, e portare l'attivistain tribunale.
Ha vinto il "diritto di critica"
In attesa delle motivazioni che hanno portato all'assoluzione, che la magistratura renderà note entro tre mesi dalla sentenza, l'assoluzione sembra maturata perché il giudice ha riconosciuto il "diritto di critica", e quello di esprimere il proprio pensiero, "con la parola, lo scritto, o altra forma di diffusione", sancito dalla nostra Costituzione.
La felicità di Mauro Merlino
Merlino non nasconde la sua gioia: "È una vittoria contro il sistema", afferma dopo la lettura della sentenza, "una vittoria delle persone che non hanno voce. Finalmente, dopo quattro anni, posso riposarmi", ha concluso, sollevato.Quando è iniziata la vicenda processuale, Merlino annunciò su Facebookche avrebbe affrontato il processo - vissuto come un tentativo di intimidirlo e di tappargli la bocca - difendendosi a viso aperto dalle accuse.
Merlino ha riscontrato grande solidarietà, da parte degli amici, e anche di chi lo seguiva sul web, con alcuni attivisti che da tutta Italia si recavano alle udienze in Tribunale, manifestando il loro appoggio a Merlino. Che ora può finalmente festeggiare l'assoluzione.